Calciomercato Milan: Furlani ha scelto D'Amico come nuovo direttore sportivo per la prossima stagione. Igli Tare il possibili piano B
Calciomercato Milan: Furlani ha scelto D’Amico come direttore sportivo
Nelle settimane passate era sembrato che il Milan avesse deciso una strada da intraprendere per la prossima stagione visto che dopo numerosi nomi passati al vaglio era stato deciso di affidare le chiavi del progetto sportivo delle prossime stagioni a Fabio Paratici, trattativa che però si è fermata bruscamente per le richieste del dirigente e la squalifica che ancora deve scontare. Nelle ultime ore però sembra che l’amministratore delegato Giorgio Furlani ha scelto il nuovo direttore sportivo a cui affidarsi per riportare al Milan un progetto vincente.
Il nuovo nome in cima alla lista è quello di Tony D’Amico che dal 2021 lavora per l’Atalanta con cui è riuscito a confermare le buone capacità espresse quando lavorava per il Verona dove era stato in grado con cifre molto basse di portare ottimi giocatori rivenduti poi con grandi plusvalenze, il problema da superare è il contratto che lo lega con i bergamaschi fino al 2027. L’arrivo di D’Amico potrebbe anche coincidere con quello di un altro membro della società Atalanta, ovvero Gian Piero Gasperini che ha già dichiarato di voler lasciare a fine anno ma su cui non sembrerebbe esserci l’interesse dei top club italiani.
Chi è il nuovo direttore sportivo del Milan? Igli Tare il piano B
Furlani ha scelto D’Amico ma se l’Atalanta non volesse lasciarlo partire si virerebbe su un altro nome che ha una lunga esperienza di giocatori acquistati a basso prezzo e rivenduti a cifre più alte, Igli Tare. L’ex direttore sportivo della Lazio infatti è uno dei pochi a disposizione e non legato a nessun club, ha una vasta conoscenza del campionato di Serie A e la disponibilità a lavorare con risorse limitate, l’albanese sarebbe il preferito di Zlatan Ibrahimovic ma la sua scelta porterebbe l’amministratore delegato ad ammettere che lo svedese abbia più potere nelle scelte societarie, anche quelle dell’area tecnica.
Questa confusione nella scelta del direttore sportivo rende evidente i limiti che il Milan ha espresso quest’anno sul campo che però, come spesso accade, partono da più in alto ovvero dai vertici più alti della società rossonera, che però in questo momento dovrebbe avere fretta nel concludere questa scelta che altrimenti rischierebbe di compromettere anche la prossima stagione. Il direttore sportivo infatti è la figura principale nella costruzione di un progetto e una squadra e il suo lavoro non si limita alle sessioni di mercato ma prosegue lungo tutto l’anno con la scelta del tecnico e dei giocatori più adatti per lui.
