Call4Innovators, Eni ha terminato la selezione dei 10 progetti che accederanno al supercalcolatore HPC6, al servizio dell'energia: quali sono e gli ambiti
Favorire l’innovazione, sostenere progetti che richiedono capacità di calcolo avanzato e generare impatti concreti su transizione energetica, ricerca scientifica e competitività tecnologica: sono questi i tre obiettivi di Call4Innovators, il programma lanciato da Eni in collaborazione con AMD, HPE e CINECA, con il supporto di Plug and Play.
E i primi risultati ci sono: sono stati selezionati dieci progetti che accederanno al supercomputer HPC6 di Eni per sviluppare soluzioni utili alla transizione energetica.
Si tratta di uno dei supercomputer più avanzati al mondo nel settore industriale: fornisce potenza di calcolo massiva, consente simulazioni e ottimizzazioni molto complesse e permette anche di accelerare ricerca e sviluppo in ambiti scientifici strategici.

Dunque, HPC6 è un asset centrale dell’ecosistema di innovazione che Eni vuole promuovere. Il colosso lo mette a disposizione di dieci progetti che possono così fornire il loro contributo alla transizione energetica.
ENI, COME FUNZIONA CALL4INNOVATORS
Quelli selezionati sono progetti che provengono da startup, PMI, università e centri di ricerca. Sono stati scelti sulla base di fattori come solidità scientifica e tecnica, grado di innovatività, compatibilità con l’infrastruttura HPC6 e allineamento con gli SDG e con la strategia Eni.
Sono cinque gli ambiti coperti: dalla scienza computazionale dei materiali alla meteorologia e scienze della terra, passando per la gestione del portafoglio energetico, i sistemi ingegneristici e la mobilità intelligente.
A tutti i beneficiari, i cui nomi e l’ambito scientifico di riferimento sono riportati da Eni sul suo sito ufficiale, saranno garantite ore di calcolo su HPC6 e il supporto di esperti Eni e partner.
Le candidature sono arrivate da venti Paesi, la maggior parte dei quali europei (61%), il 30% dagli USA e il 9% dal resto del mondo, a conferma che Call4Innovators ha avuto un impatto globale e ha attratto realtà scientifiche di livello internazionale.
Ma tutto ciò conferma anche il ruolo di Eni come attore centrale nell’innovazione tecnologica e, al tempo stesso, facilitatore dell’ecosistema scientifico: infatti l’azienda investe sul calcolo ad alte prestazioni per accelerare ricerca e sostenibilità.
