A Berlino è in corso il congresso Esmo: tutte le novità sulla lotta contro il cancro tra metodi diagnostici e nuove terapie anti-tumorali
È in corso in questi giorni – da oggi, 17 ottobre, fino al prossimo martedì 21 – a Berlino uno degli eventi medici dedicati al cancro più importanti al mondo (ovvero il congresso della Esmo, sigla della European Society for Medical Oncology) al quale partecipano annualmente migliaia di esperti provenienti da tutto il mondo per mettersi al corrente degli ultimissimi aggiornamenti della ricerca dal punto di vista della diagnosi e delle potenziali cure per il cancro.
Buona parte dei risultati che saranno esposti al congresso Esmo – quasi ovviamente – sono e saranno sottoposti a un rigido embargo fino al momento in cui potranno essere pubblicati sulle riviste di settore, ma qualche interessante novità sul cancro è stata anticipata (pur a sommi tratti) dal dottor Giuseppe Curigliano – presidente della Esmo e direttore dell’Istituto oncologico milanese – nel corso di un’intervista al Corriere della Sera.
Le novità nella lotta contro il cancro a Berlino: gli anticorpi coniugati, i test ematici, nuove terapie e l’oncologia di precisione
Il concetto chiave del congresso Esmo è che – spiega Curigliano – il futuro del cancro e, soprattutto, dell’oncologia “è già qui” per chiunque voglia accoglierlo e infatti una delle più interessanti novità sono i cosiddetti “Antibody-Drug Conjugate“: si tratta – traducendolo in italiano – di anticorpi coniugati con potenti farmaci chemioterapici in grado di raggiungere specificatamente il cancro bersaglio per bersagliarlo – e, potenzialmente, distruggerlo – senza arrecare danni alle cellule sane.

Progrediscono rapidamente, nel frattempo, anche gli studi sulla cosiddetta “biopsia liquida” che permette di individuare le cellule del cancro tramite un semplice prelievo: l’aspetto più interessante è che questo meccanismo permette di mantenere sotto controllo l’avanzamento tumorale e lo sviluppo di possibili metastasi in modo assolutamente non invasivo, per decidere quali terapie applicare in un determinato momento.
E sempre tramite prelievo di sangue funzionerebbe anche il test protagonista dello studio – i cui risultati attuali sono segretissimi – chiamato “Pathfinder 2“: l’idea alla base è quella di poter individuare un cancro in qualsiasi parte del corpo tramite un semplice prelievo ematico e che sembra in grado (per ora) di riconoscere con successo 50 differenti tumori; tutto in una fase tumorale estremamente precoce, ancor prima che insorgano i primissimi sintomi visibili.
Similmente, il dottor Curigliano al Corriere ha voluto anticipare anche gli ultimi sviluppi della cosiddetta “oncologia di precisione” che permette di intervenire sul cancro riducendo al minimo i danni collaterali: terapie, di fatto, già note e impiegate, ma che risultano nuove nella misura in cui dall’attenzione precedentemente posta sull’organo colpito dal cancro; ora si sta spostando sulle alterazioni del DNA, meno invasive e – teoricamente – in grado di ridurre le metastasi e le ricadute.
Infine – ma anche qui rientriamo nel campo del rigidissimo embargo imposto dai ricercatori – alla convention Esmo si parlerà anche degli ultimi sviluppi terapici per il cancro alla vescica: si tratta della quarta formazione tumorale più diffusa in Italia, con le novità che sembrano parlare di terapie postoperatorie, cercando di ridurre quella (purtroppo) enorme percentuale di recidive e progressioni collegate alle attuali terapie risalenti a 20 anni fa.
