Non può certo dirsi che questo sia un momento roseo per il settore bancario. Dopo infatti il crollo della Silicon Valley Bank, l’acquisizione di Credi Suisse da Ubs e gli ‘smottamenti’ sul titolo di Deutche bank, ancora nel mirino sono le banche, ma stavolta per quello che sembrerebbe essere un caso di maxi-frode. E ad essere coinvolte sarebbero Société Générale, Bnp Paribas, Hsbc, Natixis ed Exane (controllata di Bnp Paribas).
Le Monde e Le Figaro hanno riportato che martedì mattina le sedi dei citati istituti bancari sono state perquisite dalle forze di polizia. Il sospetto sarebbe fondato su una questione di riciclaggio di denaro legato al pagamento di dividendi azionari, e ad aver fatto luce sulla faccenda sarebbe stato nel 2018 proprio il quotidiano Le Monde. Da allora le autorità fiscali hanno monitorato le attività delle banche ‘incriminate’, portando il Ministero delle Finanze francese nel 2021 ad effettuare i primi controlli fiscali.
La vicenda ha coinvolto poi altri Paesi, oltre alla Francia, che hanno indagato sulle presunte frodi fiscali, come Germania Belgio, Olanda e Danimarca.
Come procedono le indagini sulla presunta frode
L’indagine si è spinta fino alle perquisizioni delle abitazioni di 16 dipendenti e top manager ma mancano ancora dei tasselli da completare. L’entità della frode fiscale aggravata infatti (nota in gergo come ‘frode cum cum’) non è ancora quantificabile ma il rischio per le banche coinvolte è elevato: rischierebbero nel complesso una richiesta di risarcimento da oltre un miliardo di dollari . Le conferme arrivano dalla Pnf, Procura nazionale finanziaria, ed emerge quindi come saremmo di fronte ad un vero e proprio scandalo finanziario su larga scala: il meccanismo consentiva alle banche di sfuggire alla tassa sui dividendi imposta ai detentori esteri di azioni di imprese francesi quotate in borsa.
Già lo scorso dicembre l’avvocato tributarista Hanno Berger era stato condannato a 8 anni di carcere, reo di aver organizzato una frode sui dividendi che sarebbe costata ai contribuenti tedeschi una cifra che si attesterebbe sui 10 miliardi di euro.