Hong Kong, arrestato Cardinal Zen accusato di essere "colluso con forze straniere": è stato rilasciato su cauzione. Continua la persecuzione dei cristiani dal regime comunista di Cina

CARD. ZEN LIBERATO SU CAUZIONE. ALLERTA IN VATICANO


Da quanto si apprende su fonti di agenzie internazionali, il Cardinal Zen dopo l’arresto durato ore è stato rilasciato su cauzione. L’agenzia Hong Kong Free Press ha diffuso le immagini che lo ritraggono mentre esce dalla stazione di polizia di Chai Wan, rilancia “AsiaNews”.

Il Cardinale cattolico è stato arrestato ad altri protagonisti e promotori del Fondo 612, come l’avvocatessa Margaret Ng, l’accademico Hui Po-keung e la cantautrice Denise Ho: sono stati tutti liberati su cauzione ma i procedimenti e le accuse contro di loro restano purtroppo ancora aperti. La notizia dell’arresto del Cardinal Zen è giunta ovviamente anche in Vaticano con il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni che in conferenza stampa ha affermato: «La Santa Sede ha appreso con preoccupazione la notizia dell’arresto del cardinale Zen e segue con estrema attenzione l’evolversi della situazione».



HONG KONG ARRESTA CARDINAL ZEN: LA PERSECUZIONE DEL REGIME


Il Cardinal Zen spesso ci scherzava: «mi sembra strano che non mi abbiano ancora arrestato». E così è successo: il portale “AsiaNews” riporta delle notizie in arrivo da Hong Kong, con l’arresto del 90enne arcivescovo emerito della città ex colonia Uk, card. Joseph Zen Ze-kiun.

Diversi media in Hong Kong riportano del fermo legato alla gestione del Fondo 612 – organizzazione benefica che ha assistito migliaia di manifestanti pro-democrazia nelle proteste del 2019 contro la “mano” della Cina su Hong Kong – tra l’altro chiuso nell’ottobre scorso. Da quanto apprende “AsiaNews”, l’indagine delle Forze dell’ordine si concentra sull’eventuale “collusione” del Fondo 612 con forze straniere. Tradotto in parole semplici, il Cardinal Zen è accusato di aver violato la legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina nell’estate 2020, con la quale la città-stato è divenuta a tutti gli effetti un “satellite” del regime comunista cinese. Lo scorso gennaio, il Cardinale cattolico è entrato ancora più nel mirino del regime di Xi Jinping: la stampa pro-Cina ha pubblicato diversi articoli in cui Zen veniva accusato di aver incitato gli studenti alla rivolta nel 2019 e in generale di “cospirare” contro il Governo.

CARDINAL ZEN ARRESTATO A HONG KONG: LA TESTIMONIANZA DI PADRE CERVELLERA


«Cardinal Zen è nel mirino da tempo della Cina e di Hong Kong dopo l’instaurazione della legge sulla sicurezza», lo ha detto Padre Bernardo Cervellera, fondatore di “AsiaNews” e intervenuto con la sua testimonianza questo pomeriggio a RaiNews24.

«Il Cardinal Zen è uno dei sostenitori del mondo democratico a ricordo dei morti di Tienanmen, ha insegnato anche in Cina, ma da quando è diventato cardinale di Hong Kong è stato visto subito come minaccia al regime filo-cinese», continua Padre Cervellera ricordando la figura molto nota a Hong Kong e in Cina del vescovo emerito 90enne. Il Cardinale è accusato di essere colluso con forze straniere, anche se sembra l’ennesima “scusa” della propaganda di regime che nella persecuzione della libertà religiosa, in particolare contro i cristiani, purtroppo da decenni fa della Cina uno dei luoghi meno liberi al mondo. «Egli ha condannato la rimozione delle croci dall’esterno delle chiese in Cina e ha celebrato negli anni messe in ricordo dei martiri di Tiananmen a Pechino: i giovani massacrati dalle autorità il 4 giugno del 1989 per aver chiesto libertà e democrazia», spiega ancora “AsiaNews”. Non solo, il Cardinal Zen si è sempre detto contrario all’accordo tra Vaticano e Regime comunista sulla “nomina” dei vescovi.

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