Carolina Rey ha scelto La Volta Buona per raccontare della malattia e dei kg in più persi in 10 anni: “I commenti sul fisico…”.

Carolina Rey ha portato la sua storia nel salotto de La Volta Buona, un racconto che è scandito sì dalla sofferenza ma anche dalla resilienza, dalla capacità di resistere alle angherie della vita per ottenere come risultato la felicità e la soddisfazione di avercela fatta a dispetto del giudizio altrui. La conduttrice ha raccontato della malattia, della patologia tiroidea e della resistenza insulinica che a soli 15 anni l’hanno portata a prendere kg in più raggiungendo un peso che le ha creato non pochi problemi anche dal punto di vista emotivo.

Carolina Rey. (Foto: Web)

Con un percorso lungo ma impegnato, attento, Carolina Rey è riuscita non solo a far fronte alla malattia ma anche a recuperare la sua forma fisica. Lungo il cammino non è stata immune a critiche, difficoltà; aspetti che ha condannato e che ha saputo ignorare al fine di raggiungere i propri obiettivi. “A 15 anni ho preso tantissimo peso in pochissimo tempo; c’è stato sia un problema tiroideo che resistenza insulinica. Per anni ho combattuto e sofferto… Non vanno fatti commenti sul fisico quando ci si incontra; sembra una cosa banale ma è importante ribadirlo, a me è successo tante volte”. Carolina Rey ha poi aggiunto: “Mi è capitato anche qui in Rai: ‘Ah, finalmente hai tolto i carboidrati’. Ognuno combatte la propria battaglia personale, non sappiamo cosa c’è dietro”.

Carolina Rey a La Volta Buona. “Non mangio pizza da 15 anni, ho dimenticato il sapore…”

Carolina Rey – sempre nel salotto de La Volta Buona – è entrata poi nel merito del percorso fatto per perdere i kg in più. “Li ho persi in 10 anni tra diete e tanto allenamento; quando è il sistema endocrino che non funziona puoi anche fare tutto in maniera perfetta ma non è detto che arrivino i risultati”. La conduttrice ha dunque spiegato: “Dopo grandi fatiche ce l’ho fatta ma comunque devo stare sempre attenta; ad esempio, non mangio una pizza da 15 anni. Preferisco privarmi di una cosa perchè poi non ne sento più la sofferenza, è come se dimenticassi quel sapore”.