Trattati come spazzatura, anziani e disabili in Usa vengono cacciati dalle case di cura in cui risiedono perché vulnerabili. E quindi finiscono nei rifugi per senzatetto o in motel fatiscenti. Ad accendere i riflettori su questa terribile vicenda è il New York Times, che ha raccolto diverse storie. Come quella di un 88enne affetto da demenza senile che era stato sistemato dai parenti a Lakeview Terrace per ricevere l’assistenza di cui aveva bisogno. Il 6 aprile viene spedito in una pensione senza che la famiglia venisse informata. Nel giro di 24 ore è stato trovato per le strade della città mentre vagava da solo. Nel frattempo si è scoperto, grazie a tre dipendenti della struttura, che l’anziano era stato cacciato perché la nuova politica della casa di cura prevedeva che gli ospiti meno “redditizi” dovessero far spazio a quelli con Covid-19. Sì, perché il coronavirus è anche un business. Così alcune casa di cura starebbero spingendo per ospitare malati di Covid-19 in modo tale da migliorare i propri profitti.
“CASE DI CURA USA CACCIANO ANZIANI E DISABILI”
La vicenda di Lakeview è stata smentita da un funzionario, ma scene simili – secondo quanto riportato dal New York Times – sono denunciate in altre zone degli Stati Uniti. Crescono segnalazioni di anziani e disabili, che peraltro sono le persone più vulnerabili, cacciati per far posto a pazienti con Covid-19. Molti di questi “sfratti”, chiamati anche dimissioni involontarie, sembrano violare le normi federali che impongono alle case di cura di sistemare i loro ospiti in luoghi sicuri e di garantire un preavviso di almeno 30 giorni prima di mandarli via. Visto che sono calate le riabilitazioni post-operatorie a causa delle limitazioni ai servizi non essenziali da parte degli ospedali, il trattamento dei pazienti Covid-19 è diventato un modo per colmare quel “vuoto finanziario” che si è venuto a creare. Secondo quanto riportato da NY Times, i pazienti con Covid-19 portano 600 dollari in più al giorno rispetto a chi ha problemi di salute relativamente lievi. Non sempre è una questione di soldi, perché diversi Stati hanno chiesto alle case di cura di accogliere malati di Covid-19 per alleviare la pressione sugli ospedali. Ma resta il problema degli anziani e disabili “scaricati” dalle case di cura.
“Ci occupiamo quotidianamente di queste storie e il Covid ha reso la questione ancora più urgente“, racconta Molly Davies, difensore civico di Los Angeles il cui ufficio lavora con i residenti di circa 400 case di cura. Ci sono case di cura che sfruttano le difficoltà economiche dei residenti, altre che fanno pressione sui residenti affinché se ne vadano. Almeno quattro Stati americani hanno impedito alle case di cure di mandare via i loro pazienti durante la pandemia, ma New York e California non si sono ancora mossi in tal senso. E c’è chi ne sta approfittando, secondo il NY Times.