Caso Rsa Lombardia/ Attilio Fontana e Giulio Gallera convocati dai pm come persone informate dei fatti

- Davide Giancristofaro Alberti

Fontana e Gallera convocati dai pm di Bergamo come persone informate dei fatti sui casi riguardanti le rsa lombarde

bollettino coronavirus lombardia Regione Lombardia, l'assessore Welfare Giulio Gallera e il Governatore Attilio Fontana (LaPresse)

Attilio Fontana, presidente della regione Lombardia, e l’assessore al welfare, Giulio Gallera, sono stati convocati per i prossimi giorni dalla Procura di Bergamo. I due rappresentati lombardi verranno ascoltati dai pm solamente come persone informate sui fatti in merito all’inchiesta che ha l’obiettivo di fare luce sulla mancata chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Alzano Lombardo, nonché sulle numerosi morti nelle Rsa locali. Si sta inoltre cercando di capire come mai non sia stata istituita una zona rossa nella bergamasca, fra le zone più falcidiate d’Italia dal coronavirus. La Procura guidata da Maria Cristina Rota, sta agendo con le accuse di epidemia colposa, e nell’ambito della stessa indagine era già stato ascoltato nelle scorse settimane il direttore generale del Welfare lombardo, Luigi Cajazzo. Questi aveva fatto mettere a verbale, come si legge su RaiNews, che la decisione di riaprire il pronto soccorso di Alzano lo scorso 23 febbraio, era stata “presa in accordo con la direzione generale della Asst di Bergamo Est”, in quanto assicurato che era “tutto a posto” con locali sanificati e con la predisposizione di “percorsi separati Covid e no Covid”.

FONTANA E GALLERA DAI PM: SCORTA PER IL GOVERNATORE LOMBARDO

Fontana, che da un paio di giorni a questa parte è stato messo sotto scorta per le minacce ricevute nelle ultime settimane, fra insulti sul web, scritte sui muri (“Fontana Assassino”), e volantini distribuiti in cui si chiede la sua destituzione, ha anticipato la visita in Lombardia del presidente della repubblica, Sergio Mattarella, per la giornata del due giugno: «Questa mattina (ieri ndr) ho ricevuto la telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la quale mi ha comunicato che il 2 giugno verrà a Codogno per incontrare la comunità della città simbolo della pandemia che ha investito soprattutto la Lombardia. L’ho ringraziato per la decisione e per l’invito a essere al suo fianco in quella occasione. Un segno d’attenzione verso la nostra terra e verso tutti i lombardi particolarmente importante e davvero molto gradito».





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