I 25 anni del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione con il Card. Farrell e il Presidente Prosperi: Don Giussani, la testimonianza e la tradizione
25 ANNI DI TRADIZIONE E MISSIONE: L’ANNIVERSARIO DEL CENTRO INTERNAZIONALE DI COMUNIONE E LIBERAZIONE
Venticinque anni di missione, di tradizione e testimonianza, a fianco della Chiesa e seguendo il carisma di Don Luigi Giussani: si è svolto il 15 ottobre l’evento per i 25 anni dalla fondazione del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione nella sede storica di Via Malpighi di Roma. Prima del concerto di Schubert suonato davanti alla platea giunta per celebrare l’anniversario del Centro, sono intervenuti per un dibattito incentrato sulla storia e l’attualità del Centro Internazionale legato al Movimento di CL sia il direttore don Andrea D’Auria che il Presidente della Fraternità Davide Prosperi, accompagnati dal caridnale Kevin Joseph Farrell, Prefetto in Vaticano per il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
Come ha spiegato il Presidente Prosperi, mettendo assieme gli anniversari del Centro e dei 103 anni dalla nascita del Servo di Dio Don Luigi Giussani, questi ultimi 25 anni rappresentano una profonda e intensa maturazione nella sequela continua alla Chiesa e al Papa, con tre grandi pontefici che hanno portato la cristianità alle soglie del nuovo millennio: anche tramite il Centro Internazionale, si è approfondito il significato unico della missione affidata al Movimento, «come servizio e come testimonianza a Cristo e alla sua presenza viva oggi nel mondo».

Il fondatore di CL Don Giussani ha voluto espressamente questo luogo del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione proprio come casa dell’intero Movimento a Roma, seguendolo e facendolo crescere nella testimonianza di fede come “casa della carità”: lo spiega bene il direttore attuale del Centro, don D’Auria, che sottolinea come il luogo generato dal carisma di Giussani è «luogo di accoglienza e incontro per chiunque di CL a Roma, ma anche come interlocuzione e dialogo con la Curia romana», sviluppando una proficua collaborazione con il mondo giornalistica, culturale e delle varie ambascerie presenti nella Capitale.
L’INTERVENTO DEL CARDINALE FARRELL TRA DESIDERIO, CHIESA E IDEOLOGIA
Secondo il Card. Farrell l’origine del Centro Internazionale sta nel desiderio che ha sempre animato l’opera e l’educazione di Don Giussani: un aiuto concreto al Movimento ecclesiale per «rinascere nell’alveo della tradizione», ovvero camminare nel tempo affrontando le nuove sfide della realtà ma avendo sempre negli occhi l’esperienza originaria della fede in Cristo.

Occorre infatti partire sempre «dalla comunione con la Chiesa e dall’ottica di fede», condividendo la vita ma anche rapportandosi sempre alla componente “istituzionale” della Chiesa: il Centro manteneva e mantiene tutt’ora un costante collante con il Dicastero e il Vaticano. Sempre dal cardinale Farrell proviene poi la sottolineatura sul valore attualissimo del pensiero di Don Giussani rispetto all’utilità fattuale del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione, «la Chiesa per il Servo di Dio è luogo della critica permanente ad ogni ideologia», intendendo sia l’elemento “laico” e “mondano” dell’ideologia, sia però «le ideologie ecclesiali».
L’augurio finale fatto dal Prefetto del Dicastero che si occupa dei Movimenti, al Centro Internazionale che celebra oggi 25 anni di vita, è di continuare a svolgere una missione di servizio fruttuosa «a tutta CL» vivendo appieno la testimonianza e la bellezza «dell’appartenenza alla comunione ecclesiale».
IL SALUTO DEL PRESIDENTE CL PROSPERI: “CRESCITA NELLA SEQUELA AL PAPA E ALLA CHIESA”
I 25 anni celebrati ora dal Centro Internazionale di Comunione e Liberazione rappresentano una crescita costante della sequela del Movimento alla Chiesa di Cristo: come ricorda il Presidente della Fraternità Prosperi nel suo saluto dopo l’intervento del cardinale Farrell, è in questo straordinario quarto di secolo che si è avuta la grazia di «sperimentare la paternità di tre grandi pontefici» approfondendo sempre più «il significato della missione che ci è affidata».
Si tratta di un costante servizio e testimonianza a Cristo e alla sua presenza quotidiana viva nel mondo di oggi: il ritrovarsi per tale anniversario assieme a quello della nascita del Servo di Dio Don Giussani è tutt’altro che casuale: senza quel carisma «il movimento non esisterebbe e le nostre vite non sarebbe state le stesse».
