Il prossimo ottobre 2025 si deciderà per l'introduzione o meno di Chat control, lo strumento per controllare tutte le conversazioni online
L’Unione Europea potrebbe introdurre a breve il cosiddetto “chat control”, ovvero, la possibilità di controllare le chat personali di una persona, come strumento a protezioni dei minori. Secondo quanto riferito da numerosi organi di informazione online, fra cui TechRadar, a volerlo fortemente sarebbe la Danimarca, la nazione al momento presidente dell’Ue (dal primo 2015). Copenaghen punta forte sul controverso disegno di leggo a protezione degli abusi sui minori, il cosiddetto CSAM che dai critici viene appunto considerato come il chat control.
Si tratta di un disegno di legge che mira ad introdurre dei nuovi obblighi per tutti i servizi di messaggistica istantanea operanti in Europa, come ad esempio WhatsApp e Messenger, in merito alla scansione delle chat degli utenti, anche se crittografate. In poche parole, in caso ci fosse il sospetto di abusi sessuali, le chat private della persona “oggetto di indagine” potranno essere controllate. Questa proposta è di vecchia data, essendo stata presentata per la prima volta a maggio di tre anni fa, nel 2022, ma fino ad oggi non è mai riuscita a convincere la maggioranza dell’Ue.
CONTROL CHAT, UNO STRUMENTO DI CUI SI DISCUTE DA TRE ANNI
Ora è stata quindi rilanciata dalla Danimarca e le nuove regole potrebbero essere introdotte già dal 14 ottobre 2025, se si riuscisse a trovare un accordo fra i vari Paesi membri. Non è ben chiaro quali siano gli accordi raggiunti ma si sa che nel corso del mese che giunge al termine si è tenuto un incontro (lo scorso 11 luglio), mentre la deliberazione arriverà appunto a metà di ottobre.
La presidenza danese dell’Ue intende “concentrarsi sul rafforzamento delle capacità di utilizzare lo sviluppo digitale per le forze dell’ordine nella lotta contro i reati gravi, affrontando al contempo l’uso improprio delle nuove tecnologie per scopi criminali o dannosi”, il programma presentato da Copenaghen e il il Chat Controlo è uno degli strumenti che si inserisce in questo quadro. L’obiettivo principale è quello di bloccare la diffusione di contenuti pedopornografici online attraverso un’analisi di tutte le comunicazioni, in particolare quelle crittografate.

CONTROL CHAT, COSA POTREBBE FARE LO STRUMENTO
Uno strumento che però ha sempre sollevato molti dubbi fra i sostenitori della privacy, gli esperti di tecnologia e i politici, preoccupati che potesse rappresentare un “dispositivo” troppo invasivo. Per gli esperti, infatti, questi nuovi obblighi potrebbero compromettere le protezioni crittografiche di WhatsApp, ma anche Signal, ProtonMail nonché delle varie applicazioni VPN che permettono di codificare i messaggi degli utenti in un formato illeggibile, garantendo quindi la riservatezza della chat.
Stando alla proposta di legge del 2022, tutti i software di messaggistica sarebbero tenuti a eseguire una scansione indiscriminata dei messaggi privati per individuare materiale pedopornografico, proposta bocciata seccamente dalla CEDU, la Corte europea dei diritti dell’uomo. Vedremo quindi se la Danimarca riuscirà dove hanno fallito altre nazioni in questi tre anni, magari raggiungendo il giusto compromesso fra rispetto della privacy e tutela dei minori.
