Tutto sulla popstar amputata Viktoria Modesta, un grande esempio di determinazione e resilienza: quindici operazioni e...
Viktoria Modesta, un’infanzia difficile e la disabilità non hanno fermato i suoi sogni
Viktoria Modesta è una celebre cantante e artista che ha trasformato la sua drammatica esperienza di vita in una fonte di ispirazione e forza. Nata in Unione Sovietica nel 1987 con una malformazione alla gamba sinistra, ha affrontato una difficile infanzia segnata da ben 15 operazioni chirurgiche, tutte senza successo. La sua determinazione e la volontà di realizzare i suoi sogni nonostante l’arto malfunzionante l’hanno portata a prendere una decisione coraggiosa a soli 15 anni: l’amputazione della gamba e l’adozione di una protesi moderna e raffinata.
Dopo aver lasciato l’ospedale in Lettonia a dodici anni, Viktoria si è trasferita a Londra, dove ha iniziato la sua carriera da modella. Nel corso degli anni, ha trasceso il concetto tradizionale di disabilità, trasformando il suo handicap in un punto di forza. La sua storia unica e il suo approccio glamour alle protesi hanno attirato l’attenzione del pubblico e dei media. Viktoria, infatti, non si è mai identificata con lo stereotipo della disabilità, ma ha invece abbracciato la sua individualità, dimostrando che la diversità può non rappresentare esclusivamente un ostacolo.
Viktoria Modesta, l’amore per la musica e l’arte. Una nuova sfida e quel desiderio di avere un impatto sociale
Nel 2012, ha recitato nel ruolo della Regina delle Nevi alla cerimonia di chiusura dei Giochi Paralimpici di Londra, indossando una protesi di Swarovski e dimostrando il suo talento anche come parte del cast principale di Dancing On Ice. Oltre alla sua carriera artistica, Viktoria si impegna attivamente nella creazione di protesi di moda, un progetto che mira ad aiutare altre donne che affrontano la stessa sfida.
Il suo lavoro la vede coinvolta anche come consulente di marchi internazionali, promuovendo lo stile nella disabilità, la cultura del futuro, gli investimenti di impatto sociale e la tecnologia nell’arte.
