Si è aperto oggi il processo a carico di Chiara Petrolini: la 22enne è accusata dell'omicidio e dell'occultamento dei suoi due neonati

Si è tenuta nella giornata di oggi la primissima udienza in Corte d’assise a carico della (quasi) 22enne Chiara Petrolini che dallo scorso anno si trova ai domiciliari per il presunto omicidio dei suoi due neonati e l’occultamento dei loro corpicini nel cortile della villa di Traversetolo nella quale vive con i suoi genitori e la nonna: un’udienza lungamente attesa e i cui esiti sembrano essere abbastanza scontati, ma che si gioca tutta attorno alla capacità di intendere e di volere della ragazza.



Facendo prima di tutto un passo indietro, è utile ricordare che di Chiara Petrolini si parla ormai dall’agosto del 2024: mentre lei si trovava in vacanza assieme ai genitori, il cane di famiglia ha riesumato dal cortile dell’abitazione il corpicino di un neonato che – si scoprirà più tardi – era nato pochissimi giorni prima; mentre circa un mese più tardi, durante le ovvie indagini avviate degli inquirenti era stato trovato anche il corpo di un secondo neonato occultato nel medesimo modo e che era nato circa un anno prima.



Interrogata come atto dovuto assieme ai suoi familiari, alla fine Chiara Petrolini ha ammesso le sue responsabilità, raccontando che entrambi i neonati erano venuti alla luce già morti e che li aveva sepolti perché non sapeva come comportarsi; mentre le indagini hanno rivelato che, in realtà, in entrambi i casi la ragazza avrebbe nascosto le gravidanze a chiunque – amici, parenti e anche il suo stesso fidanzato – e si sarebbe informata online sui tempi di decomposizione di un cadavere.

Chiara Petrolini (Foto: web)

Oggi la prima udienza a carico di Chiara Petrolini: il giudice accoglie la richiesta per la perizia psichiatrica

Come dicevamo già prima, c’era grande attesa per l’apertura del processo a carico di Chiara Petrolini perché proprio oggi la difesa intendeva avanzare la richiesta di svolgere una perizia psichiatrica sulla ragazza per accertare la sua capacità di intendere e di volere: secondo l’accusa pubblica non ci sarebbero prove di un presunto disturbo psichiatrico; mentre le perizie della difesa parlano di un “disturbo della personalità con stato dissociativo“.



Nella mattinata di oggi a processo hanno presenziato – alla presenza anche dell’imputata, Chiara Petrolini – ii suoi genitori e l’ex fidanzato Samuel Granelli che dopo aver scoperto i dettagli della vicenda ha accettato di riconoscere la paternità dei neonati e di farsi carico dei loro funerali; mentre dopo poco più di un’ora di dibattimento l’udienza è stata sciolta e la prossima partita si giocherà il 15 settembre quando verranno ascoltati i testimoni, con la 22enne che nel frattempo si trova ai domiciliari presso la villetta degli orrori a Traversetolo.

Il vero colpo di scena dell’udienza odierna è relativo al fatto che il giudice Alessandro Conti – che presiedeva la Corte – ha accettato la richiesta della difesa di Chiara Petrolini per svolgere una perizia psichiatrica definitiva: il mandato ai periti verrà conferito durante l’udienza del prossimi 15 settembre e aiuterà a far luce sulla capacità della ragazza di intendere e di volere, utile per infliggerle una pena coerente con il suo comportamento.