Su Apple TV+ è disponibile da inizio agosto la serie tv "Chief of War", che vede tra gli autori e i protagonisti Jason Momoa
Chief of War, disponibile su Apple TV+ dal 1° agosto 2025, è un dramma storico ambientato nelle isole Hawaii intorno alla fine del XVIII secolo. Una serie tv molto originale che colpisce prima di tutto per la sua autenticità culturale e l’impegno filologico.
Co-creata, scritta, prodotta e interpretata da Jason Momoa, nel ruolo del guerriero Kaʻiana (di gran lunga la figura più importante della storia delle famose isole del Pacifico), insieme a Thomas Paʻa Sibbett, Chief of War non racconta solo una vicenda realmente accaduta: la vive attraverso una prospettiva profondamente personale, arrivando a trasformarsi in un’autentica dichiarazione culturale. Insomma, è una di quelle serie che sorprendono non solo per la forza spettacolare delle immagini, ma soprattutto per la cura e l’autenticità con cui si sceglie di raccontare.
Jason Momoa porta sullo schermo un progetto profondamente personale, legato alle sue radici e alla cultura polinesiana. La serie Chief of War, ambientata nel periodo della sanguinosa unificazione delle Hawaii, mette in scena un racconto epico e drammatico, dove la lotta violenta tra le quattro nazioni che occupano quelle isole per il predominio l’una sull’altra si intreccia con i dilemmi di uomini divisi tra fedeltà alle proprie radici e spinte verso il cambiamento.
Ka’iana è un guerriero abile e forte ma anche molto saggio. Si sottrae alle incursioni militari del suo popolo e trova rifugio con la donna che ama e un piccolo gruppo di fedeli amici su un’isola che appartiene a un regno diverso dal suo. Per questo è guardato con sospetto ed è considerato alla stregua di un traditore.
Per mettere in salvo i suoi amici finisce su una nave di uomini bianchi arrivati su quelle terre lontane seguendo le orme del capitano Cook. Ne impara la lingua e le arti militari, in particolare l’uso delle armi da fuoco. Quando rientra dopo anni di navigazione in giro per mezzo mondo, trova i capi hawaiani in procinto di scatenare una guerra fratricida e deve scegliere da che parte stare.
Girata tra Nuova Zelanda e Hawaii, Chief of War restituisce con una potenza di rara bellezza i paesaggi vulcanici, le cerimonie, le navi da guerra e i costumi dell’epoca, rendendo l’esperienza visiva unica e autentica. Gran parte dei dialoghi è in lingua hawaiana (ʻŌlelo Hawaiʻi), una scelta coraggiosa che conferisce al racconto un valore culturale immenso, mai ridotto a semplice scenografia esotica.
Attorno a Momoa si muove un cast sorprendentemente bravo che contribuisce a rendere la nostra storia di Chief of War vera e coerente: Temuera Morrison veste i panni del temibile Kahekili II, Luciane Buchanan (The Night Agent) è nei panni della principale protagonista femminile, la principessa Kaʻahumanu, Kaina Makua sorprende come Kamehameha I, mentre Cliff Curtis offre la sua esperienza nel ruolo di Keōua Kūʻahuʻula. Non mancano altri interpreti locali e polinesiani, a conferma di una produzione che sceglie di dare voce a chi quella storia l’ha ereditata davvero.
La colonna sonora di Chief of War, firmata da Hans Zimmer insieme a musicisti hawaiani, amplifica il respiro epico, mentre la fotografia trasforma ogni scena in un quadro di potenza e poesia. Ma è soprattutto Jason Momoa a meritare una menzione speciale: per la prima volta lo vediamo liberarsi del ruolo di star hollywoodiana e immergersi in un personaggio complesso, fiero e contraddittorio, lontano dai cliché muscolari a cui spesso è stato relegato. In Kaʻiana trova un ruolo che lo costringe a scavare nelle fragilità di un uomo combattuto, riuscendo a valorizzare la sua recitazione più che la sua fisicità.
Chief of War è quindi molto più di una serie storica: è un’opera identitaria, che riesce a restituire dignità e potenza a una cultura troppo spesso dimenticata, parlando allo spettatore con una forza emotiva che rimane anche dopo la visione. La fotografia è magnifica: panorami vulcanici, oceani immensi e primi piani carichi d’emozione si intrecciano in un racconto visivo che eleva la serie a prodotto di qualità. Ovviamente non è un consiglio per tutti, ma chi ha voglia di qualcosa di nuovo da vedere non resterà deluso.
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