Cina e Russia hanno avviato un'esercitazione militare nel mare giapponese: l'obbiettivo è di aumentare la presenza navale nel Pacifico

Sembra – ma non lo è – quasi una chiara risposta al recente annuncio di Donald Trump di voler schierare i suoi sommergibili nucleari a ridosso dei mari russi la scelta di Cina e Russia di avviare proprio in questi giorni una nuova esercitazione militare marittima nel mare giapponese, rinominata “Maritime Interaction-2025” e che fa parte di quell’ormai storico partenariato strategico e miliare che le due potenze hanno avviato nel 2012.



Proprio da quell’anno, Cina e Russia hanno organizzato periodicamente (salvo sporadici casi) delle esercitazioni militari in larghissima parte marittime e quella di quest’anno era già stata programmata da parecchi mesi, ben prima che Trump alzasse l’asticella del rischio di un conflitto nucleare su larga scala; mentre stando a quanto riporta il sito Al Mayadeen la “Maritime Interaction” del 2025 è la più ampia che sia mai stata organizzata.



Secondo i rispettivi annunci fatti da Cina e Russia, infatti, sono state schierate nel mare giapponese numerose navi dei due eserciti, tra i quali ci sarebbero anche un nave antisommergibile russa e due cacciatorpediniere cinesi, oltre ad alcuni sottomarini di ultimissima generazione e almeno una nave cinese di soccorso per i sottomarini; mentre l’esercitazione dovrebbe durare complessivamente almeno tre giorni.

Cina e Russia vogliono rafforzare la loro presenza nell’Oceano Pacifico: a fine mese l’incontro Putin-Xi Jinpign

Non è tutto, però, perché Cina e Russia hanno spiegato che l’obbiettivo dell’esercitazione è quello – oltre che ovviamente di coordinare le due potenze in caso di conflitto – di ridurre “l’egemonia statunitense” nell’area dell’Indo-Pacifico e, non a caso, al termine delle operazioni militari saranno anche intensificati i pattugliamenti navali nell’Oceano Pacifico: un’area estremamente importante per Pechino proprio lì si gioca la “partita” sull’isola indipendente di Taiwan della quale il Dragone reclama il possesso.



Navi da guerra della Cina (Foto: ANSA-EPA/XINHUA / Wang Jian)

Peraltro, alla fine di agosto Cina e Russia terranno anche un importante vertice a Pechino con Vladimir Putin che raggiungerà l’omologo cinese Xi Jinping per – da un lato – prendere parte ai festeggiamenti per l’80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e – dall’altro lato – intrattenere un (sicuramente segretissimo) colloquio nel quale si discuteranno gli sviluppi futuri del partenariato strategico.