“La Cina si sta preparando per una guerra, specificamente contro gli Stati Uniti”: ne è certo il segretario dell’Aeronautica Usa, Frank Kendall. Nel corso di una conferenza organizzata a Washington dall’Associazione delle forze aerospaziali, l’esperto statunitense ha spiegato che “dobbiamo essere pronti per un tipo di guerra della quale non abbiamo esperienza in tempi moderni”. L’ufficiale, secondo cui la strategia di difesa degli Stati Uniti dovrebbe cambiare “radicalmente” e adattarsi “alla competizione tra grandi potenze”, ha sottolineato che è la stessa cosa che la Cina “sta facendo da oltre vent’anni”.
Secondo Kendall, “la minaccia di un attacco da organizzazioni estremistiche violente esiste ancora ma la Cina è di gran lunga la nostra sfida più impellente”. A detta dell’ufficiale, Pechino “ha creato due nuovi servizi militari”, tra cui una Forza missilistica destinata specificamente “ad attaccare obiettivi di alto valore negli Stati Uniti, portaerei, basi aeree e logistiche” e una Forza di supporto strategico destinata a “ottenere il dominio nel campo dello spazio e dell’informatica”.
Kendall: “La guerra non è inevitabile”
Frank Kendall, nel corso della conferenza organizzata a Washington dall’Associazione delle forze aerospaziali, ha spiegato che una guerra “non è inevitabile”. Il segretario ha quindi fatto appello al Congresso affinché “sblocchi tutte le nomine militari e approvi il bilancio per la difesa ed eviti uno stallo in grado di congelare le attività governative”, spiega Agenzia Nova. Intanto il cardinale Matteo Zuppi ha raggiunto Pechino, quarta tappa della missione di pace affidatagli da papa Francesco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Zuppi ha spiegato che l’obiettivo è quello di “continuare a creare tutte le condizioni e a spingere nell’unica direzione che ovviamente è quella di una pace giusta e sicura”. Al momento “ci sono tante difficoltà, per forza, è una situazione tragica da mesi a questa parte. È chiaro che ci sono tante difficoltà di una situazione che si è creata, dobbiamo sempre ricordare l’aggressore e l’aggredito, che però deve trovare una soluzione”. Dunque, “serve lo sforzo di tutti”, compresa la Cina. Mentre però dal Vaticano c’è speranza per una pace tra Ucraina e Russia, negli Stati Uniti si parla già di un possibile scontro militare proprio con Pechino.