Ballarò, puntata del 27 novembre 2012 (video Rai) – Anche nella puntata di martedì 27 novembre, a Ballarò si torna a parlare dellesito del primo turno delle primarie del centrosinistra, dei vari possibili sviluppi in vista del ballottaggio, ma anche della delicata situazione dellIlva di Taranto e di ciò che sta accadendo allinterno del Pdl. In studio, per parlare di tutto ciò, ci sono Stefano Fassina e Matteo Richetti del Pd, il Presidente della Camera Gianfranco Fini, il vice direttore de La Repubblica Massimo Giannini, il teologo Vito Mancuso, lesponente del Popolo della Libertà Beatrice Lorenzini, il presidente della RCS Libri Paolo Mieli e, in collegamento dal Guatemala, il magistrato Antonio Ingroia. Dopo la consueta copertina satirica curata da Maurizio Crozza, la discussione in studio verte proprio sulle primarie del centrosinistra che, come noto, dopo il primo turno vedono in vantaggio Pierluigi Bersani con il 44,9% dei voti. Rimane adesso da vedere se davvero lelettorato che al primo turno ha scelto di votare Nichi Vendola andrà al ballottaggio a dare la propria preferenza a Bersani, garantendogli così una certa vittoria. Poco dopo viene presentato un servizio in cui si vede una sorta di faccia a faccia a distanza tra i due candidati, ai quali vengono fatte le medesime domande. Tornati in studio, la discussione si sposta su quali siano le intenzione delle varie forze di Centro per le elezioni politiche, in particolar modo sul possibile ruolo che potrebbe ricoprire lattuale Premier Mario Monti. E Fini a prendere la parola, il quale evidenzia come vi sia lintenzione da parte di Futuro e Libertà, dellUnione di Centro di Casini e della nuova forza di Montezemolo di dare vita, sulla base di alcuni punti condivisi, a ununica coalizione che si ponga come alternativa al centrosinistra e al centrodestra. Proprio riguardo a ciò che sta avvenendo allinterno del centrodestra, più o meno tutti gli ospiti sono daccordo nel ritenere come sia ormai prossimo lannuncio da parte di Berlusconi della nascita di un nuovo soggetto politico abbandonando il Popolo della Libertà che ormai sembra essere allo sfascio nonostante il segretario nazionale, Angelino Alfano, si affanni a ribadire in ogni proprio intervento come le Primarie della coalizione si terranno, come annunciato, il prossimo 16 dicembre. Chiaramente la situazione è in forte evoluzione come daltronde la stessa Lorenzini lascia intendere con una possibile scissione in vista. Secondo alcuni ospiti, dovrebbe arrivare allinizio della prossima settimana lannuncio da parte di Berlusconi del nuovo partito con il quale di fatto viene rottamato il Pdl che lo stesso ex Premier ha definito ormai in decadenza. Pagnoncelli, quindi, propone il consueto sondaggio su quali sarebbero i risultati delle votazioni se si andasse a votare in questo momento. I risultati evidenziano come ci sia un evidente effetto primarie per il PD, risalito fino al 34,1%, quindi ai livelli del 2008 quando ancora la crisi della politica non era così evidente. Il secondo partito resta il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo accreditato del 18,4%, il terzo è il PDL con il 14,1%, poi Sel di Vendola al 6,6%, lUDC di Casini al 6,2% e quindi tutti gli altri. Infine, durante la puntata viene dato ampio spazio al dramma sociale che si sta vivendo a Taranto con limpianto siderurgico dellILVA costretto allo stop dellattività per volontà della classe dirigente allindomani della conferma da parte della magistratura di parte dellimpianto e con i sette arresti ordinati per quella che è una problematica ambientale che ormai si trascina avanti dal 1982.