Emilio Fede lascia il Tg4 dopo 23 anni e al suo posto arriva da Studio Aperto Giovanni Toti. Quello che inizialmente sembrava essere uno «sporco complotto» ai danni del giornalista, 81 anni il prossimo 24 giugno, si sta pian piano ridimensionando. Confalonieri non c’entra, ed è lo stesso Fede, passata la rabbia e la delusione delle ultime ore, a smentire le voci di un piano ben architettato da parte del presidente di Mediaset: «Mai detto, neppure pensato, che dietro il mio rapporto con il Tg4 ci sia la mano di Confalonieri», ha detto l’ormai ex direttore del telegiornale di Rete 4, «per me è un momento molto delicato questo, per oggi preferirei non dire più nulla». La vicenda dei due milioni e mezzo di euro portati a Lugano e rifiutati dalla banca svizzera, smentita a gran voce da Fede, sembra essere stata la goccia che ha fatto anticipatamente traboccare un vaso ormai colmo. Fede lascia, ma questa non è una novità. Vicino a spegnere 81 candeline, il giornalista si trovava già nel pieno di una trattativa con Mediaset per decidere quando lasciare il Tg4, ma il nodo ancora da sciogliere riguardava la data: Fede voleva proseguire fino ad autunno, mentre il gruppo del Biscione era intenzionato a liberare la poltrona molto prima. La trattativa poi si interrompe, e Mediaset interpreta il segnale come una chiusura definitiva, decidendo di anticipare l’uscita di Fede e l’arrivo del 43enne Toti. IlSussidiario.net ha motivo di credere che all’interno della redazione del Tg4 siano in molti pronti a scommettere che Emilio Fede lascerà sì la direzione e ogni aspetto del telegiornale che da quasi un quarto di secolo portava avanti, ma non verrà mai messo alla porta da Mediaset. Una trattativa iniziata in passato aveva infatti già deciso di affidargli la conduzione di un programma settimanale, sempre su Rete 4, e sembra che ora si stia continuando a discutere a riguardo. Sono in molti ad annunciare un licenziamento che in realtà non è avvenuto, perché Fede continuerà quasi certamente a muoversi all’interno di Mediaset, anche se da collaboratore esterno. Toti è invece pronto a prendere il suo posto, e già nelle prossime ore dovrebbero esserci i primi atti formali in cui il nuovo direttore incontrerà il Cdr prima ancora che la redazione. Alla storia del complotto non crede quindi nessuno, a cominciare dalla redazione del Tg4, e probabilmente neanche lo stesso Fede, che dopo l’amarezza iniziale è già pronto a smentire tutte le sue accuse.
Potrà aver detto una parola di troppo o essersi espresso male, ma un complotto di Confalonieri, forse, è troppo anche per lui. Il Tg4 non cesserà di esistere, come ha annunciato Fede in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, perché Toti, pur essendo giovane, è nato e cresciuto nella stessa azienda. Dovrà solo abituarsi a un target diverso, e passare da quello giovane di Studio Aperto a quello over 50 del Tg4, ma niente di insormontabile. Gli stessi membri dello staff del telegiornale sono pronti a scommettere che Giovanni Toti farà bene, continuando a tenere il Tg4 nel cuore dell’informazione di Mediaset. In una nota diffusa recentemente, l’assemblea dei giornalisti del Tg4 ringrazia il direttore uscente «per l’esperienza professionale che per 20 anni con lui abbiamo vissuto», sottolineando che «il Tg4 resta una realtà importante in questa Azienda e nel panorama editoriale italiano. E come tale continuerà per il suo pubblico che da sempre lo segue fedelmente». Infine, un augurio rivolto a colui che prenderà il posto di Fede: «Da oggi il Tg4 ha un nuovo Direttore, Giovanni Toti, al quale auguriamo buon lavoro!».
(Claudio Perlini)