Nero Wolfe, riassunto puntata del 26 aprile 2012 E andata in onda ieri sera la quarta puntata delle otto totali di Nero Wolfe, fiction di Rai Uno che ieri ha proposto lepisodio dal titolo Il patto dei sei. Grazie allinterpretazione di Francesco Pannofino torna quindi sullo schermo Wolfe, un famoso investigatore privato dal carattere poco affabile giunto recentemente a Roma. La serie televisiva italiana traccia dunque con abile strategia un personaggio già affermato, nato dalla penna di Rex Stout, una figura a tratti geniale e a tratti controversa che torna sulle scene dopo quarantanni di assenza, portando con sé il disegno paesaggistico di una Roma anni Cinquanta. Ad accompagnarlo nelle sue avventure, il suo assistente Archie Goodwin interpretato da Pietro Sermonti e, come ogni coppia che si rispetti, cè la mente, il caro e burbero Wolfe in questo caso. e una spalla, un degno Archie sempre presente. Il cast scenico si completa inoltre da Giulia Bevilacqua che veste i panni di una giornalista, Rosa Petrini e Spartaco, uno dei referenti per così dire urbani di Wolfe interpretato dal sagace Michele La Ginestra. Nella puntata che abbiamo potuto vedere ieri, la quarta di otto episodi, un ragioniere accusa la bella Lara Fox di aver rubato cinque milioni di lire, che sarebbero dovuti servire per pagare gli stipendi di una troupe pubblicitaria. Il principale del ragioniere, uomo ricco e potente, innamorato di Lara, la difende a spada tratta. Wolfe quindi si mette allopera e riesce così a scagionare la donna che diventa per giunta sua cliente. Infatti il padre della donna e altri quattro uomini, durante la prima guerra mondiale, stipularono un patto, appunto il patto dei sei con un certo Clivers, un lord inglese. Questi lo aiutarono a fuggire dal carcere e a scampare da una morte certa, in cambio ovviamente di un lauto compenso. Clivers promise infatti loro che avrebbe donato metà del suo ingente patrimonio. Per loro sfortuna però luomo in questione non ricompensò mai veramente gli uomini e così questi ex giovanotti ormai attempati vorrebbero attraverso Wolfe riscuotere il loro compenso. Proprio quando uno degli uomini, Sordillo, è nella capitale per discutere con Wolfe sul da farsi, viene brutalmente ucciso da dei colpi di pistola. Data la presenza di Clivers a Roma non mancano i sospetti su di lui, anche da parte dello stesso Wolfe. Intanto il Commissario Graziani, interpretato da Marcello Mazzarella, infastidito come sempre dalle invasioni di Wolfe, ritrova gli stipendi della troupe scomparsi, proprio nellauto della bella Lara. Decide così di arrestarla, ma questa viene nascosta abilmente da Wolfe che la custodisce in casa propria, evitandole la galera. Wolfe, supportato dal suo valido aiutante Archie, riuscirà ad ottenere forzatamente un confronto con il diretto debitore, il lord inglese.
Si scoprirà così che in realtà questi ha già saldato il suo debito molto tempo prima con un altro membro del gruppo, Meduni. Quest’ultimo però è da tempo oramai scomparso, così i sospetti portano così a Sgroi poiché è l’unico stranamente a non essere troppo interessato a recuperare il denaro, benché sia una modesta guardia giurata. Sommariamente il telefilm cade spesso nei toni della commedia, molto spesso con una ricercatezza eccessiva da parte anche della scelta dei protagonisti, come il maggiordomo di casa Wolfe, Andy Luotto che interpreta Nanni Laghi. Il complesso è sicuramente un buon telefilm, in cui vengono accuratamente ricreate le zone da vivere che danno una credibilità maggiore al personaggio. Le riprese sono piuttosto “classiche” nel senso più ampio del termine, connotando spesso uno stile quasi teatrale più che cinematografico che dona però al telefilm quel tocco “vintage” che gli si addice di certo. Innumerevoli i colpi di scena, marcati da una regia che cerca di accompagnare al meglio le scelte stilistiche della narrazione.