Fuori onda furioso ieri al Tgcom, protagonisti Francesco Storace segretario della Destra e il giornalista Luca Telese. Motivo del litigio tra i due il caso scoppiato ieri alla Regione Lazio in seguito all’accusa di peculato per l’ex capo gruppo del Pdl alla Regione Franco Fiorito. Come si sa ieri si è tenuto un drammatico consiglio regionale dove una infuriata Renata Polverini minacciando le dimissioni ha chiesto l’azzeramento del consiglio regionale stesso pena le sue dimissioni. Un caso che sta facendo scalpore, in quanto si parla di decine di migliaia di euro di denaro pubblico usato per fini personali. E proprio Storace e Telese si sono incrociati ieri negli studi di Mediaset durante la registrazione del Tgcom e non hanno potuto fare a meno di discutere dell’argomento del giorno. Nelle immagini si vede Telese in piedi davanti a Storace seduto distanziati di pochissimi centimetri mentre un addetto alla sicurezza cerca di interporsi fra i due per evitare che si finisca nel peggio, ciò nella rissa fisica. I due hanno litigato perché Storace sosteneva che il provvedimento preso dalla Polverini fosse giusto e adeguato cioè non dimettersi e continuare con la stessa giunta cercando però di risarcire i soldi sottratti. Telese invece contestava che la situazione rimanesse comunque grave. Alla fine il giornalista si è allontanato mentre Storace commentava: io con questo mascalzone non ci parlo. La rabbia dell’esponente politico è continuata poi anche in diretta quando Storace ha criticato il direttore del tg Mario Giordano per un titolo che secondo lui era troppo disfattista. Il direttore del tg invece ha voluto difendere la scelta editoriale del suo titolo. Tornando a Storace e la lite con Telese nonostante qualche parola forte e qualche insulto, non sembra ci siano più state conseguenze ad esempio nessuna dneuncia per offesa o cose del genere. Il caso Lazio invece continua a tenere banco mentre continuano a spuntare cifre e dati relativi allo sperpero di denaro pubblico oeprato in Regione. Il piano proposto prevede la restituzione dei soldi tramite una serie di tagli alle spese della Regione stessa.