Loro si chiamano One Direction, e i loro fan – che sono forse anche più famosi di loro – amano definirsi Directioners; ne sa qualcosa anche la tennista inglese Laura Robson – che è più o meno loro coetanea e certe problematiche le capisce – che nel corso di una conferenza stampa raccontò divertita che uno di loro aveva risposto al suo amichevole saluto su Twitter “a tutti i fan degli One Direction” che “noi non siamo fan, noi siamo Directioners”. Insomma: guai a parlar male di loro, o della band. I cinque ragazzi anglo-irlandesi, diventati fenomeni di livello planetario dopo aver partecipato all’edizione 2010 di X Factor (arrivarono terzi, dimostrando che alla fine può non contare chi vince), hanno all’attivo tre album e sono attesi nel giugno 2014 a San Siro. Mica male per chi ha 22 anni o anche meno (tre sono del ’93, uno del ’91 e uno del ’94). Uno di loro, come ha svelato un recente servizio di Sport Mediaset, è particolarmente appassionato di calcio; Louis Tomlinson, il più “anziano” del gruppo, è stato tesserato dal Doncaster Rovers, la squadra per cui ha sempre tifato; compatibilmente ai suoi impegni di artista musicale scende in campo, e recentemente è stato vittima di un fallo di Gabriel Agbonlahor, attaccante dell’Aston Villa. Un normale contrasto di gioco, ma le Directioners sono insorte: sono volate addirittura minacce di morte al famoso calciatore. Ad ogni modo, la passione di Louis per il calcio tocca anche l’Italia: in un’intervista il cantante ha esplicitamente dichiarato di essere un tifoso del Milan. Che dite: lo diventeranno anche le fan di altra fede? Scusate: le Directioners.