Nella puntata di Servizio Pubblico di giovedì 14 dicembre Michele Santoro aveva ripreso Marco Travaglio: Non è che devi sempre difendere Grillo. Questa laccusa del conduttore alla sua spalla in trasmissione. Ora, è il turno del vignettista Vauro che non ha proprio digerito il V-day di domenica 1 dicembre a Genova. Il vignettista se la prende prima con Dario Fo e poi con il vicedirettore de Il Fatto Quotidiano, rei di difendere sempre e comunque il leader pentastellato. Vauro Senesi affida a una lettera (su Twitter) al premio Nobel la sua amarezza per averlo visto sul palco in occasione della manifestazione: Caro Dario, ma che ci facevi su quel palco? Dobbiamo vincere e vinceremo, che brutte parole. Rivoluzione non è strillare che tutti sono morti, cadaveri. Non mi piacciono i portatori di verità assolute, non mi piace chi non ha dubbi e non mi piacciono nemmeno le piazze quando non sanno che ripetere le parole del capo. Ti chiedo di scendere da quel palco, Compagno Dario. Sul proprio sito ufficiale, Vauro ha postato una suo nuova vignetta che lo ritrae con le orecchie da asino mentre dice: Però Grillo ha detto proprio ‘dobbiamo vincere e vinceremo’ come Mussolini. E Travaglio che dice: Scherzava dai…. Vauro, infine, risponde: Ok scherzava. Marco ora mi posso togliere il cappello da ciucco?.