Questa sera, 2 aprile 2013, alle ore 21.05 su Rai 3, torna lappuntamento con Ballarò, il talk show condotto (e ideato) dal giornalista Giovanni Floris, che da poco più di dieci anni ne regge con fermezza il timone. Tema in programma per la puntata, dall’eloquente titolo LItalia in stallo, riguarda, com’è intuibile, l’attuale e, per certi versi, drammatica situazione politica in cui versa il nostro Paese, che aggrava l’evidente crisi economica del momento e blocca ogni possibile soluzione che possa portare alla sciogliersi della stasi che ingessa il Bel Paese. Una serie di circostanze non proprio felici e sfortunatamente tutte concomitanti – i mali, si sa, non vengono mai da soli – come l’inesorabile avvicinarsi dellla fine del mandato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i risultati delle scorse elezioni che hanno decretato l’impossibilità di creare un governo che aspetta però di essere formato, l’assenza, per il momento, di un programma politico e, infine, la trovata – da parte di Napolitano – di nominare dieci saggi – sono i punti focali della dissertazione in programma per questa sera.
Ballarò non avrà vita facile nella sfida dell’auditel, dato che Rai Uno propone la seconda e ultima puntata della miniserie Barabba, Rai Due si affida ai telefilm Ncis Los Angeles e Blue Bloods, Canale 5 manda in onda la commedia 27 volte in bianco, Italia 1 trasmette una puntata speciale di Mistero dedicata alle profezie e ai misteri sul Papa, la Chiesa e il Vaticano, mentre Rete 4 si affida a Bud Spencer nei panni di Banana Joe. Infine, La 7 opta per il film Assassinio a bordo.
Gli ospiti di Ballarò che illustreranno il loro punto di vista in merito al tema della puntata saranno Paolo Romani, che fu ministro allo sviluppo economico del governo Berlusconi IV e attualmente ancora del PdL, Alessia Mosca, deputata del Pd, leconomista Jean-Paul Fitoussi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, l’imprenditore Francesco Micheli, il direttore dellUnità Claudio Sardo e il direttore del Messaggero, Virman Cusenza.
I temi che verranno trattati non sono certo da prendersi alla leggera, soprattutto in un momento così delicato per l’Italia che, più che “in stallo”, come recita il titolo della puntata, sembra essere assolutamente “in bilico”, oscillante tra un passato politico in parte da dimenticare e un futuro incerto, affidato a dieci uomini “saggi”, che dovranno dimostrare che le loro capacità risolutive sono almeno pari ai loro altisonanti curricula. A smorzare i toni della discussione ci pensa, ancora una volta, l’ironia di Maurizio Crozza con la sua copertina satirica.