Nella puntata di domenica 21 luglio della trasmissione Archimede La scienza secondo Italia 1 andata in onda in forma ridotta per via della diretta del Gran Premio di Moto GP degli USA, il primo servizio riguarda una virtuale ricostruzione di ciò che succederebbe alla Terra nel caso in cui il Sole morisse, dando sfogo a tutta l’energia presente al suo interno. In pratica, le città sarebbero sottoposte a temperature di circa 150 gradi centigradi con unaria talmente rarefatta che risulterebbe impossibile per luomo riuscire a sopravvivere. Lunica possibilità per gli uomini sarebbe quella di vivere sotto la superficie della terra ad esempio nella gallerie fognarie oppure dellacquedotto. Tuttavia, cè anche qui un problema da prendere in considerazione in quanto, ogni 300 metri che si scende in profondità, cè un aumento di temperatura pari ad 8 gradi centigradi. Questo perché ci si avvicina al cuore della Terra che come noto è composto da magma e altre sostanza incandescenti. Quindi la specie umana si troverebbe a vivere in una sorta di zona cuscinetto tra due veri e propri fuochi. Tuttavia sarebbe ancora possibile non solo la sopravvivenza ma anche il poter camminare in superficie indossando le tute spaziali opportunamente riviste e con un sistema refrigerante al proprio interno e una riserva di ossigeno. La scena che si presenterebbe in queste condizioni per una ipotetica passeggiata sarebbe quella di una città completamente deserta. Inoltre, sarebbe molto difficile trovare dellacqua. Per quanto riguarda i liquidi frizzanti il gran caldo farebbe in modo che la CO2 si stacchi dal resto del liquido, facendo in modo che si formi una forte pressione interna che porterebbe allesplosione della lattina. Per quanto riguarda i mari, oltre la metà della massa dacqua presente sul globo terrestre si asciugherebbe. Ovviamente in corrispondenza delle coste non ci sarebbe più acqua e si vedrebbe un processo alquanto veloce di desertificazione. Si vedrebbero diverse carcasse di balene, che non sono riuscirebbero a sopravvivere in quanto avendo polmoni simili alluomo verrebbero carbonizzati dalleccessivo calore rendendo impossibile la respirazione. Tuttavia nei punti più profondi delloceano, alcuni pesci riuscirebbero ancora a sopravvivere. Infatti, se nella superficie lacqua è piuttosto calda, nelle profondità la temperatura rimarrebbe accettabile facendo in modo che pesci come il tonno che sono abituati a vivere in acque più calde possano comunque continuare a sopravvivere. Nel successivo servizio Niccolò Torielli è alla prese con la rubrica Chimica in cucina, con la presentazione del processo di gelificazione che consente la preparazione di piatti come laspic di frutto. La gelificazione non è nientaltro che il processo chimico per mezzo del quale si intrappolano liquidi allinterno di un reticolo proteico. Torielli mostra come preparare un aspic di frutti di bosco. Per fare ciò occorrono 400 grammi di spumante, 400 grammi di acqua, 200 grammi di zucchero, frutti di bosco e 30 35 grammi di colla di pesce. Si prende la colla di pesce e la si fa ammorbidire in un po di acqua fredda. Po si prende un pentolino e si mette a bollire lacqua con lo zucchero. Fatto ciò si spegne il fuoco sotto il pentolino e si inserisce al suo interno la colla di pesce che nel frattempo è diventata molto morbida e si incomincia a mescolare. Durante questa fase si crea il reticolo proteico che ha la caratteristica di imprigionare al suo interno tutti i liquidi e proprio per questo si versa lo spumante. Nel frattempo si prende uno stampino allinterno del quale si mettono dei frutti di bosco e poi si versa il composto ottenuto. Il tutto va a messo in frigo fino a che non si solidifica. Fatto ciò non resta che guastarsi laspic ai frutti di bosco. Nel successivo servizio ci si occupa di uno degli alimenti più utilizzati nel Nord America soprattutto a colazione. Si tratta dello sciroppo dacero che però ha la caratteristica di essere una vera e propria bomba calorica. Esso viene utilizzata molto dagli americani sul pan cake. Lo sciroppo dacero viene prodotto soprattutto in Canada e ha un costo particolarmente elevato. Il processo che lo porta alla produzione è abbastanza articolato. In pratica per mezzo di un trapano si effettua un foro nella tronco di un acero per poi inserire un rubinetto con tanto di tubo per succhiare la linfa dellacero. Questa viene convogliata nello stabilimento dove avviene la fase finale della lavorazione. La linfa pur essendo già molto dolciastra, tuttavia presenta una elevata concentrazione di acqua che per essere eliminata viene bollita. Il motivo del costo elevato dello sciroppo dacero è che per ogni 40 litri di linfa si riesce a ottenerne uno di sciroppo. Nel successivo servizio viene evidenziato come mediamente un uomo trascorra circa 3 anni della propria vita in bagno e come i primi rudimentali wc fossero stati introdotti in Cina già nel corso del 2 secolo avanti mentre in Europa si è dovuto attendere fino al 1775. Il servizio mostra come avviene un normale stabilimento manifatturiero la lavorazione che porta alla creazione del wc.
Nel successivo servizio si parla dei passi avanti fatti nella costruzione di parti di ricambio del corpo umano di tipo bionico. In particolare viene mostrato il caso di Joe Deslauriers, ex marines, che ha perso nel corso di un’operazione militare l’avambraccio sinistro oltre le gambe. Per lui è stato costruito un braccio bionico che agganciato alla parte integra del braccio e trasformando i segnali elettrici inviati per mezzo dei nervi dal suo cervello, in segnali digitali, gli consente di muovere il braccio in maniera straordinaria compreso le singole dita della mano. Viene quindi proposto un servizio in cui viene evidenziato come i vetri antiproiettile blocchino per l’appunto, proiettili che viaggiano a circa 3 mila km all’ora e ossia pari a tre volte la velocità del suono. Il segreto dei vetri e che essendo formati da vari strati intrappolano il proiettile al proprio interno. Infine, vengono come alcune tecniche come la mossa della Gru, consentano di sprigionare una forza pari a circa 680 kg.