Ieri sera, sabato 31 agosto, è andata in onda la prima puntata di Legend, il nuovo format di Rai Due. L’uomo che ha scongiurato la terza guerra mondiale, una ragazza che è sopravvissuta a un proiettile nel cranio: queste alcune delle storie di persone comuni che hanno vissuto un giorno leggendario raccontate nel nuovo programma condotto da Roberto Giacobbo. La prima storia è quella di Stanislav Petrov, un tenente colonnello dell’armata russa che il 26 settembre del 1983 ha evitato che scoppiasse la terza guerra mondiale. La sera del 26 settembre, il colonnello dovette sostituire, tra l’altro di malavoglia, un collega malato per un turno nel Centro dell’Unità operativa del sistema di difesa spaziale vicino Mosca. Poco dopo mezzanotte, il sistema di avvistamento satellitare OKO segnala il lancio di un missile da una base del Montana, Stati Uniti. E’ un periodo di tensione tra Russia e Stati Uniti, siamo in piena guerra fredda, e gli ordini in caso di attacco sono quelli di contrattaccare immediatamente. Nonostante questo Stanislav Petrov indugia, non vuole essere il responsabile dello scoppio della terza guerra mondiale. Nel giro di pochi minuti i missili segnalati dal sistema satellitare sono 5. Ci sono pochi minuti a disposizione per decidere cosa fare, Petrov è convinto si tratti di un falso allarme, ma se così non fosse la Russia verrebbe rasa al suolo senza possibilità di difendersi. In caso contrario, però, se la Russia reagisse a un falso allarme, si innescherebbe una reazione a scatena che farebbe esplodere un conflitto mondiale. Petrov decide di fidarsi della sua intuizione e non mette in moto la procedura di contrattacco. La sua scelta si rivela quella giusta, nonostante ciò non riceverà alcun riconoscimento dai suoi superiori, al contrario avendo disatteso gli ordini non verrà punito, ma la sua carriera subirà un contraccolpo che lo porterà dopo qualche anno a pensionarsi. La vicenda è stata tenuta segreta a lungo, quando è stata resa nota però solo l’Associazione Americani nel mondo ha voluto esprimere la propria gratitudine all’uomo con un assegno simbolico di 1000 dollari. Attualmente Petrov, rimasto vedovo dopo la lunga malattia della moglie, vive in povertà. La seconda vicenda narrata è quella di Petra Anderson una ragazza di 22 anni sopravvissuta a un proiettile nel cranio. E’ il 20 luglio del 2012, Petra si trova in un cinema di Denver per assistere alla prima del film Batman il cavaliere oscuro. A mezzanotte inizia la proiezione e 25 minuti dopo un ragazzo, James Holmes, si alza e, dopo aver indossato una maschera imbraccia le ami e inizia a sparare sul pubblico. La gente convinta che i rumori di spari che ode siano dovuti agli effetti speciali resta seduta; al termine della sparatoria si conteranno 12 morti e 58 feriti. Tra questi ultimi c’è Petra che viene portata in Ospedale. Come testimonia il neurochirurgo che la opererà, Michael Rauzzino, inizialmente le sue condizioni non appaiono gravi, solo una Tac rivelerà che il graffio che ha vicino ad una narice è in realtà il foro i entrata di un proiettile che le è penetrato nel cranio. I danni subiti dalla ragazza sono talmente lievi che inizialmente i medici sono convinti che la ragazza abbia una malformazione congenita: una sorta di canale nel cervello attraverso il quale il proiettile è passato senza causare danni cerebrali. Dopo un delicato intervento chirurgico che consente la rimozione del proiettile si scoprirà che in realtà non vi è alcuna malformazione, ma solo la fortuna ha reso possibile la salvezza della ragazza. Quella di Samantha Lemb è la storia di un gesto eroico fatto per amore: la donna infatti si è sottoposta a una dieta rigida e a un duro allenamento in palestra per perdere 20 kg e poter essere così sottoposta all’asportazione di un rene che ha donato al marito che soffre di insufficienza renale sin da quando era bambino. Grazie alla caparbietà della donna l’operazione riesce salvando la vita dell’uomo. Nei due servizi successivi vengono narrati altri due gesti eroici: il primo è quello di due uomini salvano una donna dall’annegamento durante un’inondazione, il secondo quello di John Mc Donald che riesce a estrarre da un auto in fiamme una bambina rimasta intrappolata nel suo seggiolino.
La vicenda successiva ci porta in Australia, un ragazzo sta guidando la sua auto su una superstrada quando in prossimità di un’uscita si accorge di non riuscire a disattivare il dispositivo di controllo della velocità, così la sua macchina continua a correre a oltre 100 km orari, senza che lui riesca a rallentarla. L’automobilista chiede aiuto alla polizia, al telefono l’agente Marnie Goldsmith lo rassicura e lo guiderà durante tutta l’operazione di aiuto che si rivela subito difficile: l’auto del ragazzo è un Suv troppo pesante per essere fermato da un’auto della polizia. Del resto sarebbe pericoloso anche forare le gomme con i chiodi o con i proiettili poiché a quella velocità l’auto sbanderebbe causando un incidente. Alla fine, quando l’auto entra in un centro abitato, l’agente suggerisce al ragazzo di tirare il freno a mano, operazione pericolosa a quella velocità, ma che invece riesce a fermare l’auto senza provocare incidenti. L’ultima vicenda è davvero straordinaria: un bambino nel suo passeggino finisce sotto un treno, ma ne esce incolume: infatti essendo legato con le cinture non viene sbalzato fuori dall’urto e resta in uno spazio vitale creatosi che lo proteggerà anche sotto il peso del treno che passa interamente sul passeggino.