Ieri sera, martedì 10 settembre, su Italia 1 sono andati in onda gli ultimi episodi della seconda stagione di “Person of Interest”. Per la prima volta la Macchina agisce in maniera totalmente diversa dal solito. Harold Finch (Michael Emerson) decide di accettare la propria morte virtuale, e lo fa approfittando del caos scatenato da una bomba, lasciando che tutti quanti lo credano vittima dell’attentato terroristico. Iniziare una nuova vita dedicandosi completamente agli “irrilevanti”, è ciò che potrà permettergli di dare in qualche maniera un senso alla morte di Nathan (Michael Stahl-David), ma questa non sarà la sua sola ragione: sarà infatti anche un modo per cercare di sentirsi un po’ meno colpevole per l’accaduto. La Macchina sarà perfettamente in grado di trasformarsi in un’entità capace di decidere autonomamente. Ma ecco i dettagli del gran finale di “Person of Interest”. La macchina indica il numero di Richard Nelson, un preparatissimo medico che nella vita ha salvato molta gente. In seguito a un festeggiamento in cui il medico riceve un importante riconoscimento, si sente male e viene colpito da un’emorragia al naso. Reese (Jim Caviezel) lo aiuta e il dottore sembra riprendersi, ma per poco. Più tardi infatti si reca nel suo studio e riprende a sanguinare, quindi comprende di aver ingerito del veleno: con il telefono chiede immediatamente soccorso e viene ricoverato in clinica. Nel frattempo Reese e Finch riescono a scoprire che il dottore è stato avvelenato con il polonio, e comprendono che per lui non ci sono più speranze. Reese e Finch decidono di cercare il responsabile dell’avvelenamento. Intanto gli Affari Interni interrogano Fusco (Kevin Chapman) sulla morte del detective Stills, e Suriano riesce a scoprire il posto in cui il detective è stato sotterrato, però non trova nulla: il cadavere infatti è stato spostato dalla Carter, (che si è fatta aiutare da i Bear) per coprire il proprio partner.Reese e l’impiegata finiscono dinnanzi all’ex capo della ragazza e si viene a scoprire che egli è un partner dell’uomo misterioso che ebbe modo di dialogare con Kara Stanton (Annie Parisse). Finch, nel frattempo compie un’importante scoperta: la minaccia per la Macchina arriva da un Gruppo che si occupa di tecnologia. La Macchina, che purtroppo è totalmente contaminata dalla Decima, comunica a Reese e Finch un numero con cui si arriva aThornhill, ma Finch scopre però che esso è un personaggio irreale. Egli si rende conto che tale inesistente identità, rappresenta per la Macchina soltanto la conseguenza del suo istinto di conservazione e risulta essere una specie di riproduzione della sua stessa coscienza: comprende dunque che Thornhill non è altro che la Macchina stessa. Nel frattempo Carter (Taraji P. Henson), con le sue indagini sullomicidio di Beecher, si va a piazzare nel mirino dellHR e sul detective viene aperto un caso di cui si occupano i responsabili degli Affari Interni.
Reese e Finch raggiungono la Macchina, la quale intanto è stata capace di attivare un sistema di autodifesa per combattere gli assalti della Decima. Sul luogo accorrono immediatamente gli uomini uomini armati del Governo, ma Finch rivela loro di essere stato lui a immettere un codice segreto in un punto interno della Macchina, poiché essa doveva essere in grado di potersi proteggere da possibili attacchi, conservando quindi la propria libertà. A Finch viene viene proposta una totale autonomia ma a un preciso patto: egli deve aiutarlo a trovare la Macchina o ne deve costruire un’altra. L’uomo però non accetta, sostenendo che si tratta della medesima offerta presentata al suo amico Nathan Ingram prima di essere ucciso! La macchina seguiterà a mandare numeri. Carter riesce a smascherare i piani preparati dall’organizzazione HR, uccide Yogorov (Morgan Spector) e libera Elias (Enrico Colantoni), ma durante lo svolgersi dei fatti, una ripresa finale riporta indietro gli spettatori e li riconduce ai primi momenti dell’avventura di Finch. Infatti, mentre si assiste a continui e movimentatissimi inseguimenti, vengono ricostruiti gli eventi iniziali, l’amicizia tra Finch e Nathan, le loro varie idee contrastanti, i sogni pieni di romanticismo di Harold, l’attentato dei terroristi, la morte di Nathan e l’enorme senso di colpa che si impadronisce di Finch: se avesse ascoltato il suo amico, se anche lui avesse scelto di occuparsi degli “irrilevanti”, il cui numero era stato comunicato dalla Macchina, l’uomo sarebbe certamente ancora in vita.