Seconda puntata stagionale della trasmissione Ballarò condotta come sempre da Giovanni Floris e che viene dedicata agli ultimi sviluppi politici di questa fase effettivamente molto ricca di spunti. In studio sono presenti tra gli altri il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il Ministro per gli Affari Regionali Graziano Del Rio, lesponente del Popolo della Libertà Mara Carfagna, lesponente della Lega Nord Gianluca Pini, Franco Moscetti ad della società Amoplifon, Antonio Polito editorialista de Il corriere della sera, leconomista Fiorella Kostoris e la filosofa Elena Pulcini. Come consuetudine linizio di trasmissione viene affidato alla copertina curata da Maurizio Crozza che dopo una piccola battuta riservata a quanto accaduto al largo dellIsola del Giglio con il raddrizzamento in diretta mondiale della Costa Concordia, parla di come il Premier Letta risulti noioso quando parla della Costituzione inducendo il telespettatore a cambiare canale. Poi affondo sul Partito Democratico e sulla sua acclamata compattezza nel votare la decadenza ma non di Berlusconi, bensì di Romano Prodi. Inevitabile per Crozza un passaggio sul leader del Pdl, facendo presente come questo mese e mezzo passato a riflettere rinchiuso a Villa San Martino, non gli venga scalato sul resto della pena che deve scontare. Infine, travestendosi da Berlusconi da vita allormai famigerato video messaggio che nelle prossime ore lex Premier dovrebbe diramare. Crozza ipotizza un nuovo contratto con gli italiani esordendo con la richiesta magari di farlo in nero. Dopo la copertina di Crozza, si passa al programma vero e proprio con un primo servizio nel corso del quale si fa il punto della situazione della politica italiana e in particolare di come in giornata la Cassazione abbia confermato la pena a Mediaset del cosiddetto Lodo Mondadori con un risarcimento che però è stato abbassato di circa il 15%. A una precisa domanda in merito fatta dal conduttore, Mara Carfagna ha evidenziato come lesito della Cassazione per il Lodo Mondadori non abbia influenzato la decisione di Berlusconi nel rimandare la diffusione del famoso videomessaggio. Nella discussione entra Pisapia, che evidenziando come probabilmente Berlusconi nonostante sia stato condannato non pare essere destinato a finire in carcere, lo etichetta come fortunato. Poi serie di botta e risposta tra lo stesso Pisapia e la Carfagna con questultima evidenzia come il sindaco sia un comunista e il primo che smentisce tale tesi. La redazione manda in onda un vecchio filmato riguardante Berlusconi e nel quale lallora leader di Forza Italia, rimarcò come un politico condannato per frode fiscale debba assolutamente dimettersi. Il Ministro Delrio, evidenzia che qualora dovesse cadere lattuale esecutivo giacché Berlusconi palesi ai propri deputati tale intenzione, sarebbe quanto meno una forte contraddizione visto che il Governo non ha ancora messo in essere le cose per cui è stato creato e fortemente voluto soprattutto dallala di centro destra. Viene quindi mandato in onda un sevizio che parla delle ormai imminenti elezioni politiche tedesche con Angela Merkel, che stando ai principali sondaggi sembra essere a un passo da una nuova vittoria che la porterebbe al proprio terzo mandato consecutivo quale cancelliere. Moscetti rimarca come a suo dire Berlusconi sia effettivamente perseguitato dalla giustizia ma allo stesso tempo evidenzia come sia giunto il momento di voltare pagina e di incominciare a occuparsi delle cose di cui il Paese effettivamente necessita. Il successivo servizio spiega la nuova serie di vincoli a cui sono soggetti i Paesi che fanno parte della zona Euro. Dopo che la Carfagna ha sottolineato come lattuale Governo non cadrà a prescindere da quello che succederà nelle prossime ore per la questione della decadenza di Berlusconi, la Kostoris rimarca come questo sia unottima notizia per leconomia italiana che in questa fase che pare essere di ripartenza, deve dare maggiore stabilità. Sempre la Kostoris rimarca come ci sono i primi segnali di ripresa, ritenendo positivo il fatto che sia stato abbassato il livello di tassazione anche se ora occorrerebbe cercare di regolare in maniera ottimale il livello di spesa di pubblica che resta eccessivo. Molto più critico è invece lintervento del leghista Pini che non solo pensa che non ci siano ancora segnali di ripresa visto che il numero di disoccupati è estremamente preoccupante ma anche che il Governo delle Larghe Intese in Italia non abbia prodotto niente di positivo in ragione del fatto che a differenza della Germania non è riuscito a fare le doverose riforme.
Si parla di Imu con Delrio che rimarca come l’esecutivo abbia trovato i fondi necessari per la cancellazione del pagamento per la prima casa mentre è ancora non completamente individuata la copertura per bloccare o quanto meno rimandare l’aumento dell’Iva. Inoltre, il ministro fa presente un grande merito di questo Governo e ossia di aver provveduto a pagare 68 miliardi di euro che lo Stato aveva nei confronti delle aziende. Il sindaco di Milano, pone l’accento però sul fatto che nel contempo sono aumentate le tasse locali in quanto le amministrazioni locali per porre argine alle risorse che lo stesso Stato ha tolto loro, si vede costretto ad aumentare il livello di tassazione altrimenti non sarebbe in grado di assicurare un gran numero di servizi al cittadino. Pisapia però rimarca come abbia notato che gli investitori europei hanno maggiore fiducia nell’Italia nel corso degli ultimi due esecutivi ed ossia con Monti e Letta. Polito poi parla di come una eventuale nomina di Renzi a segretario del Pd possa essere una nuova principale minaccia per la stabilità del Governo Letta qualora questo dovrebbe sopravvivere alla vicenda Berlusconi. La puntata viene chiusa con i classici sondaggi con le intenzioni di voto con in testa il Pd accreditato del 29,3%, segue il Pdl al 27,3%, quindi il Movimento Cinque Stelle con il 20,3%, al 5% c’è Sel mentre sprofonda sempre di più Scelta Civica al 3,9%. Secondo la Ipsos lo schieramento di centro sinistra avrebbe una percentuale complessiva del 34,6% contro il 34,4% del Centro Destra, M5S al 20,3% e il Centro al 6,9%. Ultimissime battute con Pini che evidenzia come si possa prevedere che Flavio Tosi concorra alla leadership del centro destra.