La puntata di mercoledì 15 gennaio del talk show politico La Gabbia, condotto da Gianluigi Paragone, ha avuto come ospiti il rappresentante del Partito Democratico Sandro Gozi, leurodeputata di Forza Italia Elisabetta Gardini, la corrispondente del Die Welt Costanza Reutscher, il noto giornalista Oliviero Beha e il cantante Francesco Baccini. Si parte con un servizio che riassume il caso che vede protagonista lattuale Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, chiamata a riferire in Parlamento su quanto avvenuto. Lo zio della De Girolamo che è stato quello che avrebbe tratto vantaggi nella vicenda ottenendo la gestione del bar allinterno dellospedale di Benevento del Fate Bene Fratelli nega il coinvolgimento della nipote e che in ci siano stati illeciti nella vicenda. Secondo Beha è sarebbe stato opportuno rassegnare le dimissioni per un discorso di dignità personale. Per Gozi la situazione è piuttosto semplice: a seconda della giustificazione che il Ministro riuscirà a dare, verranno corrispondentemente prese delle decisioni e quindi se si dovesse prefigurare una situazione similare a quella che è stata riportata dai giornali è chiaro che sono necessarie le dimissioni. La Gardini rimarca soprattutto il problema di queste intercettazioni parziali che spesso non rendono lidea fedele di quello che è effettivamente successo, evidenziando come diversi imprenditori richiedono di essere intercettati 24 ore al giorno proprio per non entrare in deleteri equivoci. Viene quindi proposto un servizio nel quale vengono raccolte quelle che sono le impressioni sulla vicenda. Rientrati in studio Gozzi, rispondendo adun precisa domanda in merito, evidenzia come il caso della Idem sia stato differente da quello della Cancellieri in quanto è stata la stessa rappresentante Pd ha a fare un passo indietro, ammettendo di aver commesso una ingenuità. Si cambia completamente tema passando alla disoccupazione che in Italia continua ad essere molto alta: nellultimo rilevamento effettuato nel mese di novembre era del 12,7% e quella giovanile al 41,6%. Secondo Gozi non cè altra soluzione per ottenere una netta inversione di tendenza se non quella di detassare il mondo del lavoro ottenendo le risorse necessarie per fare ciò da un aumento della tassazione di alcune operazione finanziarie. La Gardini attacca pesantemente loperato del Governo, rimarcando come sia impensabile non essere riusciti a reperire i soldi necessari per evitare agli italiani di mettere nuovamente mano ai portafogli, pagare cioè il saldo Imu per i residenti nei 2500 comuni italiani la cui scadenza è fissata al 24 gennaio. Viene mandato in onda un servizio nel quale si parla del problema del lavoro in alcune zone del Paese come, ad esempio, a Barletta, dove i pochi che cè lhanno percepiscono paghe davvero misere, quantificate intorno alle 3,50 euro allora. Dopo l intervento di Barnard che spiega come lo Stato dovrebbe avere un ruolo di supporto alle aziende, arriva in studio Librandi di Scelta Civica che rimarca la capacità del Governo di aver creato posti di lavoro beccandosi i mugugni del pubblico. Viene preso in considerazione il caso degli autotrasportatori con la testimonianza di Alessandro che lamenta la grande e sleale concorrenza del personale straniero che arriva a lavorare per ditte italiane evidentemente a salari più bassi. Gozi e Paragone incontrano allesterno dello studio Alessandro al quale il politico del Pd spiega come linternazionalizzazione del mercato abbia comunque creato grandi opportunità. Gozi sottolinea inoltre come si stia lavorando per fare in modo che non ci siano questi casi di concorrenza sleale verso il basso e quindi per unificare le regole. Viene quindi proposta una clip nella quale vengono elencati tutti i politici di lungo corso, seguito da un altro dove cè un massone che rimarca il ruolo di grande importanza mantenuto in Italia dalla massoneria. Piccolo botta e risposta tra la Gardini che sottolinea come ormai lItalia abbia perso la propria sovranità a favore della Banca Centrale Europea e Oliviero Beha che ricorda come nella fase in cui ciò è avvenuto, cera al governo proprio il suo partito, il Popolo della Libertà. Viene quindi esaminato il ruolo che potrebbe avere e sta avendo nella scenario politico italiano Matteo Renzi che, come dice la Reutscher, in Germania viene visto come uomo nuovo, anche se il suo piano per rilanciare il lavoro sembra non convincere al 100%. Spazio per Barnard che ritorna sul ruolo dello Stato e come, a suo dire, abbia le maggiori responsabilità per quanto concerne la divagante disoccupazione presente in Italia. Tocca quindi ad un servizio che pone il proprio focus sui costi che il Presidente della Repubblica e quindi il Quirinale ha sulle tasche degli italiani: circa 228,5 milioni di euro lanno. Si chiude con lirriverente e divertente intervento di Paolo Hendel nei panni dello storico personaggio Carcarlo Pravettoni e quindi Paragone in versione cantante.
Questa sera su La 7 torna in diretta La gabbia, il programma di Gianluigi Paragone, dopo la pausa natalizia. Lo scenario politico è molto caldo, quindi sarà certamente interessante seguire il dibattito che si svolgerà in studio. Ricordiamo che la puntata si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.
fissato a questa sera, alle ore 21.10 su La7, il ritorno de La Gabbia, il programma di approfondimento politico ed economico condotto da Gianluigi Paragone. Mercoledì scorso, 8 gennaio, era andata in onda la puntata Reloaded, una sorta di best of di quanto visto nella prima parte di stagione. Lappuntamento odierno con il rock show politico non potrà certo che dedicare un ampia pagina alla questione della legge elettorale, tema che sta dominando lagenda politica. Le motivazioni della Consulta circa i punti di incostituzionalità del cosiddetto Porcellum (Legge Calderoli) sono uscite nella serata di lunedì e ora la classe politica, Partito Democratico in primis, è chiamata a dialogare per trovare un accordo e dare così, finalmente, una legge che garantisca governabilità al Paese. Lequilibrio già fragile tra le forze di governo – Pd e Ncd – è sempre più a un passo dal rompersi. Anche per la vicenda riguardante Nunzia De Girolamo. Si parla di rimpasto, ma per il segretario dem questa parole è una parolaccia da Prima Repubblica. Renzi, sempre sulla legge elettorale, continua i colloqui con Forza Italia incrinando i rapporti, già non idilliaci con Alfano. E Letta in tutto questo? La domanda è dunque la seguente: quale futuro per il governo e lItalia?