Sta facendo molto discutere nelle ultime ore negli Stati Uniti il caso di una minaccia su Facebook che verrà giudicata dalla Corte Suprema. La storia è stata raccontata dal quotidiano online Pagina99. In breve: Anthony Elonis ha espresso la sua rabbia nei confronti della ex moglie Tara tramite dei testi rap violenti pubblicati sul suo profilo Facebook e la donna l’ha denunciato. Sfogo pubblico o minaccia privata? Anthony ha definito il suo sfogo una forma di terapia per affrontare il dolore emotivo che provava mentre lei li ha considerati una terribile minaccia. Lo sapevate che è illegale per me dire che voglio uccidere mia moglie? ha così commentato lui la denuncia dell’ex moglie. La difesa si starebbe appellando ad un dossier a cura dello Student Press Law Center, The Electronic Frontier Foundation, e Pen American Center: “Gli utenti Internet possono dare sfogo a emozioni su cui non hanno alcuna intenzione di agire, possono memorizzare espressioni di rabbia momentanea o di esasperazione che una volta erano comunicate faccia a faccia tra amici e dissipate senza pericolo”. La sentenza dovrebbe chiarire le due posizioni e i due punti di vista cercando di collocare nella giusta prospettiva la violenza verbale di Anthony e stabilire se è il caso di condannarla o meno. Se così fosse ci troveremmo di fronte ad una sentenza storica sui limiti della libertà di espressione sui social network.