Tra gli ospiti deccezione che prenderanno parte alla puntata di venerdì 7 novembre di Zelig, in onda su Canale 5 a partire dalle 21.10, troveremo Enrico Ruggeri. Cantautore e conduttore televisivo è nato a Milano il 5 giugno 1957. Sin da quando era un bambino Enrico Ruggeri ha sempre dimostrato di avere come grande sogno nel proprio cassetto quello di poter un giorno arrivare ad essere un musicista ed un cantante di successo. Appena adolescente, nel 1972, decide di mettere su insieme ad alcuni amici che condividono con lui la stessa passione un gruppo con il nome di Josafat che poi a distanza di tre anni diventeranno gli Champagne Molotov anche per effetto dellingresso nella formazione musicale di Silvio Capeccia, che sarà uno dei principali collaboratori di Enrico Ruggeri. Intanto, Enrico Ruggeri acquisisce sempre maggiore esperienza e nel 1977 il gruppo assume il nome di Decibel arrivando anche a pubblicare il primo album nellanno successivo ottenendo un discreto riscontro di pubblico con chiare sonorità punk. Il successo arriverà soltanto quando il gruppo anche per effetto dellinfluenza di Capeccia che per un periodo si era allontanato, lascia il genere punk e si presenta a Sanremo con il pezzo Contessa che consente loro di ottenere una certa fama a livello nazionale. Nello stesso anno con lalbum Vivo da Re, i Decibel parteciperanno a diverse trasmissioni musical di successo come il Festivalbar, vendendo oltre 40 mila copie ed arrivando al periodo maggiormente florido. Nel 1981 si arriva allo scioglimento del gruppo, decisione presa per diverse ragioni con Enrico Ruggeri che quindi inizia quella che si dimostrerà una sfolgorante carriera da solista pubblicando il suo primo album sotto questi vesti intitolato Champagne Molotov. Album che tuttavia non ottiene il successo sperato anche per delle controverse nate con la sua precedente casa discografica. Nel frattempo Enrico Ruggeri decide di portare avanti la propria formazione scolastica laureandosi in Giurisprudenza e lavorando come supplente per un breve periodo presso una scuola media. Inoltre, incomincia a scrivere pezzi per altri cantanti tra cui Dan Harrow e Albert One. Lanno della consacrazione però è il 1983, nel quale esce il suo album Polvere con cui arriverà al secondo posto al Festivalbar ed inoltre scrive una bellissima canzone come Mare dInverno che affiderà ad una grande artista come Loredana Bertè. Tra il 1984 ed il 1985 si consolida producendo la bellezza di tre album che saranno tutti molto apprezzati mentre nel 1986 si presenta al Festival di Sanremo ottenendo il premio della critica per il pezzo Rien ne va plus. Lanno successivo si ripresenta al fianco di Umberto Tozzi e Gianni Morandi, vincendo quella edizione del Festival con uno dei pezzi di maggiore impatto, Si può dare di più. Unedizione di Sanremo che può essere definita eccezionale per Ruggeri in quanto Fiorella Mannoia che cantava il pezzo Quello che le donne non dicono, scritto dallo stesso cantautore milanese, ottiene il premio della critica oltre che a piazzarsi nei primi posti della classifica finale.
Nel 1991 ottiene un incredibile successo con quello ad oggi resta il suo album che ha ottenuto il maggior riscontro in fatto di vendite ossia Peter Pan, ben oltre le 400 mila unità. Nel 1993 si ripresenta a Sanremo con un pezzo che non incarna esattamente i canoni delle kermesse ma con il quale riesce ad ottenere la seconda vittoria. Il pezzo in questione è Mistero. Nella seconda metà degli anni novanta, le musiche di Enrico Ruggeri si evolvono dirigendosi maggiormente verso il genere progressive, scelta che non pagherà da un punto di vista delle vendite ma che senza dubbio gli permette di presentare dei pezzi molto interessanti. Nel 2002 ritorna a Sanremo con la canzone Primavera a Sarajevo e nel corso degli anni ha prodotto tantissima buona musica con diversi album di grande richiamo come ad esempio Frankenstein, Amore e guerraed altri. Nel frattempo è stato molto attivo come scrittore pubblicando tre romanzi e quattro raccolte di poesie ed inoltre dimostrandosi abile conduttore televisivo come dimostrano le proprie performance alla guida di programmi come Il bivio, Quello che le donne non dicono, Mistero e Lucignolo 2.0.