Tra gli ospiti che interverranno stasera a Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio dopo l’avventura sanremese, c’è anche Gad Lerner. Il noto giornalista e scrittore è nato a Beirut, in Libano, il 7 dicembre 1954 da una famiglia ebrea di origini multietniche, stabilitasi in Palestina sin da prima della nascita di Israele. Suo padre, Moshé, è nato in un kibbutz ad Haifa da due genitori ebrei galiziani che erano nativi di Drohobyc, all’epoca una cittadina austro-ungarica, ma oggi appartenente all’Ucraina; la madre, di nome Revital Taragan, era nata a Tel Aviv ma giovanissima si stabilì nel Libano. Suo padre, Joseph Taragan, era un ebreo turco, ricco mercante, e la madre, Zipora Taragan, era una figlia di ebrei lituani intellettuali che aderivano al movimento politico Hovevei Zion. Gad Lerner vive a Milano da quando aveva 3 anni e, essendo apolide, chiese a trent’anni la cittadinanza italiana. La burocrazia gliela concesse solo due anni dopo e solo dopo il suo primo matrimonio contratto con una italiana. Attualmente è sposato con Umberta, da cui ha avuto ben cinque figli. anche proprietario di una bella cascina in cui coltiva luva per il vino barbera e il nebbiolo. un accanito tifoso dell’Inter, una squadra che segue fin da quando era bambino e per cui è abbonato allo stadio. La sua attività giornalistica inizia nel 1976 con il quotidiano “Lotta Continua”, che era l’organo del movimento extraparlamentare di sinistra e vi resta fino a essere vice-direttore. L’attività in questo quotidiano durerà tre anni, fino al 1979, poi lavora presso il quotidiano “Il Lavoro” di Genova, presso “Radio Popolare”, nel quotidiano “Il manifesto” e con il settimanale “L’espresso”. La fama nazionale arriva con programmi televisivi condotti per Rai3, tra i quali “Profondo Nord”, in cui la scenografia aveva come dominante una cartina d’Italia a rovescio. Con la sola puntata intitolata “Nella tana della Lega”, iniziò a interessarsi al fenomeno della Lega Nord, il quale movimento politico otteneva a quel tempo successi elettorali al Nord e in Lombardia ma aveva solo due parlamentari. In quegli anni ci fu Tangentopoli, la Lega Nord, l’ascesa di Silvio Berlusconi in politica, e un governo dell’Ulivo. A quei tempi si faceva anche il Trattato di Maastricht e l’integrazione europea e Gad Lerner condusse dei programmi popolari prevalentemente su temi politici e anche economico-finanziari. Dal 93 al 96 torna ai giornali come vicedirettore de “La Stampa”, che allora era diretto da Ezio Mauro. Successivamente tornò nuovamente alla Rai e condusse su Rai 1 e su Rai 2, la trasmissione “Pinocchio”, dal 1997 al 1999. Nel 2000 ottenne la direzione del telegiornale di Rai1 e in questo suo mandato breve Lerner fa una scelta discussa, scegliendo di non mettere in onda lintervista, lultima, rilasciata dal Paolo Borsellino, che fu ucciso dalla mafia nel 1992.
Dopo tre mesi Lerner si dimette a causa delle polemiche per un discusso servizio sulla pedofilia e nel 2001 passa alla televisione “Tele Monte Carlo”, diventata dopo poco LA7, dove ha l’incarico di direttore del notiziario. Per alcuni anni scrive sul “Corriere della Sera” come editorialista. Per dieci anni conduce su LA7 “L’infedele”. Gad Lerner ha scritto alcuni libri, tra i quali “Operai”, nel 1988, “Il millennio dell’odio”, nel 2000 e “Tu sei un bastardo” che parla del meticciato sociale dell’epoca attuale. Nel suo ultimo libro “Scintille” del 2009, parla del ritorno ai paesi di famiglia, cioè Ucraina e Libano e riceve la candidatura a un premio, l’”Alabarda d’oro” nel 2010. Quando chiude “L’infedele”, nel 2012, Gad Lerner conduce il programma di LA7 intitolato “Zeta” in seconda serata, il venerdì. Nel luglio 2013, attraverso un post sul suo blog, Lerner ufficializza l’addio a La7 dopo ben 12 anni.