Questa sera, martedì 11 marzo 2014, Rete 4 propone alle 21.15 il film “Il compagno Don Camillo”. Uscito nel 1964 e diretto da Luigi Comencini, si tratta dellultima pellicola della saga dei personaggi resi celebri da Guareschi nel suo “Mondo piccolo”, ossia Peppone e Don Camillo. Le riprese del film successivo, infatti, “Don Camillo e i giovani doggi”, vennero interrotte a causa della scomparsa dellattore francese Fernandel. La trama de “Il compagno Don Camillo” inizia sempre a Brescello, dove il sindaco comunista Peppone Bottazzi (Gino Cervi) propone il gemellaggio del piccolo paesino della Bassa con una sconosciuta cittadina agricola sovietica che, per favorire la cosa, regala un trattore russo come simbolo di amicizia. Peppone, fiero del regalo ricevuto dai compagni russi, intende celebrare una manifestazione nel paese dove potrà far scorrazzare il potente mezzo per evidenziare il grado di tecnologia e di affidabilità dei prodotti sovietici. Però, quello che doveva essere un trionfo, si rivela ben presto una sconfitta: il tanto decantato trattore non ne vuole sapere a partire. Peppone deve soffrire lironia del paese e neppure la sua abilità di provetto meccanico riesce a sortire alcun effetto, tanto da chiedere a Don Camillo di benedire la macchina. Solo allora, il trattore riuscirà finalmente a mettersi in moto per lo stupore di sindaco e curato. Intanto i compagni di Peppone iniziano a raccogliere le firme per lapprovazione del gemellaggio perché il sindaco vuole fare le cose senza dare lidea di fare prepotenze. A Don Camillo, inquieto per non sapere come fare a scongiurare il gemellaggio, si offre una grande occasione. Un giorno trova in chiesa un uomo e una donna: dicono di essere profughi scappati dallUnione Sovietica e raccontano di una vita fatta di privazioni e maltrattamenti. Don Camillo ne approfitta proponendo ai due di ricevere la sua protezione in cambio del fatto che questi raccontino la brutalità che hanno vissuto in Russia. Il prete inizia a condurre i due a fare un giro nelle case e nei cascinali della zona dove tutti offriranno da mangiare e bere mentre, atterriti, ascolteranno le storie di crudeltà che dipingono una Russia totalmente diversa da quella che si credeva. La campagna demolente condotta dai profughi dà i suoi frutti: in pochissimi sottoscrivono per il gemellaggio e restano solo pochi giorni per firmare. Don Camillo, per non mettere il dito sulla piaga del suo amico-nemico Peppone, decide di non assistere al fallimento della raccolta firme e lascia il paese per qualche giorno ma, al suo rientro, trova lapprovazione di tutto il paese che ha deciso per il gemellaggio. Infatti i due profughi russi in realtà erano dei truffatori italiani che erano stati nel frattempo smascherati. Don Camillo reagisce con la non violenza ed indice, sotto lo sguardo attento del paese e del notaio che sigilla frigorifero e dispensa, uno sciopero della fame ad oltranza.
Dopo qualche giorno Peppone -preoccupato per la salute del prete che continua a deperire a vista d’occhio- decide insieme ai suoi compagni di far mangiare Don Camillo a forza e, tutti insieme armati di pastasciutta, lambrusco e salumi, si recano nottetempo a casa del prete dove dopo averlo immobilizzato, lo fanno ingozzare a forza ignorando però che il curato dopo aver parlato con Gesù, aveva svuotato la sua dispensa per recuperare la fame patita in quei giorni di sciopero totale. Oramai è deciso: Peppone ed alcuni compagni andranno in Unione Sovietica a trovare il sindaco della cittadina gemellata per poter festeggiare. Ci vuole andare anche Don Camillo che, approfittando di una marachella di Peppone, invaghitosi di una giostraia e minacciando di renderla pubblica, ricatta il sindaco che deve accettare. Il prete si è fatto fare documenti falsi: sarà infatti il compagno Tarocci Doninzetti. Si aggrega alla comitiva anche Scamoggia, un fotoreporter inviato dalla direzione del partito di Roma che documenterà la cerimonia fatta di scambi culturali e regali. Arrivati in Unione Sovietica il gruppetto è preso sotto il controllo di un inflessibile funzionario statale e si avvarrà della traduzione di Nadia, una bella compagna che non lascerà insensibile Scamoggia che ha la fama di essere un latin lover. Tra balletti, gare di pesca e feste, si consuma il soggiorno di Peppone, Don Camillo e dei compagni di partito, ma ovviamente non saranno tutte rose e fiori…