Sabato 15 marzo, su Rete 4 alle ore 21:30, va in onda il film del 1974 “Il padrino-Parte II” (titolo originale “The Godfather: Part II”), sequel del primo capitolo “Il padrino”. La pellicola, diretta da Francis Ford Coppola, si è aggiudicata ben sei premi Oscar nel 1975 (miglior film, miglior regia, migliore sceneggiatura non originale, miglior scenografia, miglior colonna sonora e migliore attore non protagonista a Robert De Niro). L’intera saga è tratta dall’omonimo romanzo di Mario Puzo che ha collaborato alla sceneggiatura del film. Il film comincia con un flashback: nel 1901 a Corleone, in Sicilia, la famiglia del piccolo Vito Andolini (Oreste Baldini) viene massacrata dagli uomini di Don Ciccio (Giuseppe Sillato), il boss mafioso della zona. Vito Andolini riesce a sfuggire all’agguato e viene imbarcato per l’America (New York per la precisione), l’unico luogo sicuro. A causa di un errore nella trascrizione, Vito assume il cognome di Corleone (città di nascita). Dopo alcuni anni Vito (Robert De Niro), sposato con Carmela, lavora umilmente ed onestamente nel negozio di Genco Abbandando (Frank Sivero). A poca distanza dalla nascita di suo figlio Santino “Sonny”, Vito perde il lavoro a favore di un parente di Don Fanucci (Gastone Moschin), il boss del quartiere. Per sopravvivere Vito si dedica a piccole attività criminali, assieme a Peter Clemenza (Bruno Kirby) e Salvatore Tessio (John Aprea). Fanucci pretende una percentuale dei loro ricavi e Vito, stanco di subire, uccide il boss a sangue freddo. Da quel momento comincia l’ascesa di Vito Corleone, raccontata dettagliatamente nel primo film della saga. Diventato ricco e potente, Vito torna in Sicilia e vendica la morte della sua famiglia. Nel 1958, a quattro anni dalla morte di Vito Corleone, suo figlio Michael (Al Pacino) ha assunto la guida della famiglia e dell’organizzazione criminale che sta cercando di integrarsi nel tessuto economico legale, investendo sul gioco d’azzardo in Nevada assieme ad altri mafiosi e ad uomini d’affari. Uno di questi, Hyman Roth (Lee Strasberg) invia alcuni uomini nella villa di Michael per ucciderlo, ma il tentativo non va a buon fine. Michael ha intuito chi è il mandante dell’attentato ma preferisce non scoprirsi e rivela a Roth di sospettare di Frank Pentangeli (Michael Gazzo), indispettito dalla mancata autorizzazione di Michael ad uccidere i fratelli Rosato. Il braccio destro di Michael, Tom Hagen (Robert Duvall) riesce a convincere il senatore del Nevada Pat Geary (Gervais Duan Spradlin) a non interferire sugli interessi della famiglia, minacciandolo con i suoi uomini.
Michael è finalmente riuscito a capire chi è il traditore che sta rivelando ai nemici dettagli sulla sua vita, in maniera da facilitare gli attentati: si tratta di suo fratello Fredo (John Cazale), al servizio di Roth. Michael ordina al suo killer Al Neri (Richard Bright) di uccidere suo fratello. Michael deve affrontare un processo, ordito da Roth, in cui è accusato di essere capo di un’organizzazione criminale che ha investito i proventi nel gioco d’azzardo. Il principale accusatore di Michael è il pentito Pietrangeli che, nel giorno del processo, si rifiuta di testimoniare a causa delle pressioni di suo fratello Vincenzo Pietrangeli (Salvatore Po), temendo per le sorti della sua famiglia. Michael viene assolto e può attuare appieno la sua vendetta, facendo uccidere Roth e costringendo Frank Pietrangeli a suicidarsi, per salvare il resto della famiglia. Michael deve affrontare l’ostilità della moglie Kay Adams (Diane Keaton) che, stanca di vivere in quel modo, decide di abbandonare la villa di Tahoe. La donna rivela a Michael, prima di andare via, di non aver perso il bambino che aspettava in modo naturale, ma di aver abortito volontariamente. Michael resta solo con i suoi due figli.