Rete 4 ripropone Il miglio verde, film tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King. Nella Louisiana del 1935 il gigantesco John Coffey, giudicato colpevole di aver violentato e ucciso due bambine bianche, viene rinchiuso nel braccio della morte di un carcere. Il capo dei secondini – interpretato da Tom Hanks – si convince della sua innocenza e scopre che John è dotato di poteri sovrannaturali.
Giovedì 11 settembre Rete 4 trasmetterà in prima serata il film del 1999 Il miglio verde (titolo originale: The green mile), con Tom Hanks, David Morse e Michael Clarke Duncan. La pellicola, cè diretta da Frank Darabont. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King. Michael Clarke Duncan, che nella pellicola interpreta il gigante buono John Coffey, ha ricevuto per la sua interpretazione il Broadcast Film Critics Association Award, oltre ad avere avuto anche la nomination all’Oscar nella categoria per il miglior attore non protagonista. Vediamo la trama. Louisiana, 1999. Ospite ormai da qualche anno di una casa per anziani, Paul Edgecomb (Dabbs Greer) si commuove mentre sta guardando il film Il cappello a cilindro: notato dall’amica Elaine (Eve Brent) e incalzato da questa che vuole sapere il motivo delle sue lacrime, l’anziano Paul comincia a narrare all’amica del suo amico John Coffey e di come lo conobbe. Tutto cominciò nel 1935, quando Paul (Tom Hanks) era capo dei secondini del braccio E della prigione di Could Mountain: è qui che un giorno fa la sua apparizione John Coffey (Michael Clarke Duncan), uomo di colore dalla mole imponente che, a prima vista, sembra essere affetto da un lieve ritardo mentale e che è stato condannato a morte per lo stupro e l’omicidio di due piccole gemelle. A dispetto del suo aspetto fisico, l’uomo appare sin da subito taciturno ed emotivamente fragile, tanto che la notte piange e non riesce a dormire se non in presenza di una luce. Con l’arrivo di Wild Bill Warton, irriducibile ammiratore di Billy The Kid, il carcere diviene teatro di una rissa in cui viene coinvolto anche Paul, che viene colpito al basso ventre: il colpo acuisce il pregresso male alla vescica di cui l’uomo soffre a causa di un’infezione. Il dolore è così forte che, nel corso della notte, Paul stramazza al suolo, ed è a questo punto che John rivela doti inaspettate: l’uomo, infatti, comincia a stringere la parte del corpo malata di Paul che, poco dopo, scopre di essere guarito. La voce della miracolose capacità di Coffey non tardano ad arrivare anche alle orecchie delle guardie che lavorano nel carcere, tanto che Paul e suoi colleghi cominciano a pensare di usare le straordinarie doti di John per far guarire Melinda (Patricia Clarkson), consorte dell’amico e collega di Paul, Hal Moores (James Cromwell), che è afflitta da tumore al cervello. John riesce miracolosamente a far uscire da Melinda il male che ha rischiato di farla morire, trattenendolo all’interno del proprio corpo e passandolo, poco dopo a Percy uno dei secondini- affinché uccida il vero stupratore e assassino delle gemelle: Wild Bill Warton.Alla luce di quanto successo e dei suoi straordinari poteri, Paul cerca di offrire a John la possibilità di fuggire via e di evitargli di andare incontro all’esecuzione capitale, ma sorprendentemente John rifiuta questa possibilità: l’uomo, infatti, si dice stufo di tutto il male che mette gli uomini uno contro l’altro. Così, a Paul non rimane altro che esaudire l’ultimo desiderio del condannato, che vorrebbe rivedere per un’ultima volta il film Il cappello a cilindro. Ecco il motivo per cui Paul si commuove alla visione della pellicola all’inizio del film. John va dunque incontro alla morte, circondato dall’affetto e dall’ammirazione dei secondini, che sono a conoscenza del fatto che il detenuto sta per morire pur essendo innocente. Per questa morte ingiusta pagherà successivamente anche lo stesso Paul, destinato a sopravvivere a tutti i suoi cari forse come punizione per non aver fatto nulla quando avrebbe potuto per evitare la morte di John, vero e proprio dono di Dio.