Sarà Sandro Ferrone il protagonista della puntata di Boss in incognito di stasera, 12 gennaio. Come noto, la trasmissione condotta da Costantino della Gherardesca su Rai Due vede protagonisti dell’imprenditoria tricolore condurre personalissime missioni all’interno della propria azienda, al termine delle quali potranno conoscere più nel dettaglio punti di forza e di debolezza delle stesse. Nato a Roma nel 1937, Sandro Ferrone è il fondatore di una azienda che, dopo essere nata come attività commerciale, oggi è una Società per azioni che ogni anno produce oltre due milioni di capi di abbigliamento che vengono poi rivenduti in ogni parte del globo. La moda è del resto una attività da sempre praticata in famiglia, se solo si pensa che in La ciociara, Sofia Loren indossa proprio una vestaglia prodotta dal padre.
Dopo aver iniziato a lavorare al compimento dei diciotto anni, Sandro Ferrone ha aperto nel 1958 un piccolo laboratorio specializzato nella produzione di maglieria, con appena tre dipendenti. Nel giro di un paio di anni ha poi deciso di allargare il suo raggio d’azione inserendosi nel mercato all’ingrosso tramite un piccolo magazzino sito in una delle zone romane specializzate in questo comparto, Piazza Vittorio. Allo stesso tempo ha iniziato a girare in lungo e in largo l’Italia, alla ricerca di prodotti da acquistare in stock, per poi rivenderli. Da tre i dipendenti sono poi diventati dieci, quando è sorta la Ferrone, con un magazzino di 500 metri quadrati in Via Turati. L’allargamento del suo giro di affari è stato la logica conseguenza del discorso di fidelizzazione di clienti e fornitori, portato avanti in parallelo con il sistema moda veloce, basato sulla proposta di modelli a basso costo lungo tutto il corso dell’anno, da distribuire in tempi ravvicinati.
Nell’arco di sei anni, i dipendenti sono raddoppiati, proprio mentre la Ferrone diventava società a responsabilità limitata. Il 1984 ha poi visto l’azienda focalizzare la vendita in un megastore, la Romana Sir, in cui venivano distribuiti i più celebri marchi del Made in Italy, tra cui Armani e Versace, mentre cinque anni dopo è arrivato l’Altra Moda, brand con centro operativo a Castel Giubileo, una struttura disposta su ottomila metri quadrati che operava in contemporanea con la catena di negozi monomarca e multimarca diffusasi non solo lungo la penisola, ma anche in paesi europei come Francia, Austria, Olanda, Spagna e Malta.
Alla metà degli anni ’90 ha poi varato la Compagnia Italiana, brand riservato alla fascia di consumatori più giovani, affiancandogli la Effe. Attualmente i marchi Sandro Ferrone e Sweet Size sono presenti anche in Giappone, Messico, Arabia Saudita, Canada, Libano e Libia, oltre che con alcuni corners aperti all’interno della catena Liverpool e di El Corte Ingles. La sua filosofia può essere riassunta nella volontà di assecondare giorno dopo giorno tendenze e gusti delle donne italiane. Il primo giorno di giugno del 2005 è stato ordinato Cavaliere del Lavoro. È inoltre consigliere dell’Associazione Bambino Gesù, la prestigiosa onlus ufficiale dell’Ospedale Pediatrico di Roma.