Nella puntata di giovedì 29 ottobre 2015 del talk show di approfondimento politico, economico e sociale, Virus – Il contagio delle idee, condotto da Nicola Porro sono presenti in studio in qualità di ospiti per dibattere dei vari argomenti di giornata il senatore del Partito Democratico ed assessore del Comune di Roma Stefano Esposito, Maurizio Belpietro direttore del quotidiano Libero, Massimiliano Tonelli e Francesco Caruso docente di sociologia dell’Ambiente e Territorio nonché ex leader del movimento dei No Global. La puntata ha inizio con lo spazio di Vittorio Sgarbi nel quale ha deciso di parlare di quanto successo a Valentino Rossi nella scorsa gara di Motociclismo che praticamente gli è costato il titolo di Campione del Mondo visto che a Valencia nell’ultimo gran premio della stagione dovrebbe partire dall’ultimo posto della griglia. Sgarbi fa presente come Rossi abbia seguito quella che viene definita la regola sgarbiana, ed ossia Se mi provochi ti scateno il finimondo.
Si passa al dibattito vero e proprio con un servizio che parla di quello che sta succedendo a Roma, ed in particolare con le dimissioni annunciate dal sindaco Ignazio Marino e poi ritirate nel corso di questa convulsa giornata. Porro, nel proprio editoriale, parla di dramma e farsa aggiungendo che sia allo stesso tempo un dramma che a Napoli si spari e che nella città di Messina manchi l’acqua ormai da diversi giorni creando innumerevoli problemi ai cittadini. L’assessore Esposito sottolinea come nel momento in cui il Sindaco Marino ha ritirato le proprie dimissioni, lui automaticamente ha presentato le proprie parlando di scelte eccessivamente personalistiche. Belpietro nella propria disamina sottolinea come Marino a Roma sia una farsa da diversi mesi. Esposito quindi sottolinea come la questione degli scontrini sia stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Esposito inoltre si dice non pentito di essere entrato nella giunta Marino rimarcando le intenzioni di rafforzare l’amministrazione romana ed al contempo stuzzicato sul fatto che la sottosegretaria Barracciu indagata non è stata costretta alle dimissioni, fa presente che nel caso Marino c’è stata una esplicita richiesta da parte del Pd di rassegnare le dimissioni per questioni prettamente politiche.
Viene quindi mandato in onda un servizio che parla della polizza di assicurazione di Marino, con Esposito che commenta il tutto facendo presente come uno dei principali problemi dello stesso primo cittadino romano sia il proprio staff. Viene mandato in onda un servizio nel quale vengono evidenziate alcune problematiche della città di Roma coma via Marsala con Alfio Marchini che parla di farsa dicendosi però sicuro che molto presto Roma saprà rialzarsi. Si ritorna in studio dove c’è Massimiliano Tonelli il quale spezza una lancia a favore di Marino, rimarcando che il sindaco capitolino abbia fatto bene a ritirare le proprie dimissioni in quanto il Partito Democratico deve spiegare in aula davanti a tutti i cittadini il perché sia stato sfiduciato. Tonelli poi sottolinea che se il Pd avesse messo lo stesso impegno utilizzato nel contrastare Marino anche per contrastare Alemanno probabilmente non si sarebbe avuta mafia capitale. Per Tonelli Roma è gestita male da 100 anni per cui era impossibile gestirle bene con le attuali norme. Esposito dal proprio canto risponde sottolineando come in virtù del fatto che non ci sono le condizioni per amministrare bene Roma si va a casa.
Viene quindi mandato in onda un servizio in cui si parla dell’Atac con tanto di commento da parte di Cantone che definisce impressionanti i numeri dell’Atac. Esposito ci tiene a rimarcare come in questo discorso non si possa fare di tutta l’erba un fascio, aggiungendo che l’Atac è una storia a sé, definendola la cassaforte della politica romana visto che ha speso 2 miliardi di euro di appalti in 5 anni. Lo stesso Esposito fa presente come Atac sia potente anche a livello di voti aggiungendo di aver consigliato al Pd di non avvicinarsi all’Atac. Belpietro ribadisce che sono decenni che Roma non viene amministrata bene. Lo stesso direttore paventa la speranza che possa essere fatta una sana pulizia di tutti i funzionari che non lavorano bene. Si cambia argomento con un servizio nel quale si parla del caso degli assenteisti colti sul fatto nel Comune di Sanremo. Esposito rimarca come in queste vicende sia sufficiente il primo grado di giudizio mentre Belpietro ricorda come nel settore privata qualsiasi dipendete venga colto a fare un qualcosa del genere viene immediatamente licenziato mentre nelle aziende pubbliche viene solo sospeso percependo comunque metà dello stipendio. In studio c’è un ex sindacalista che racconta come egli denunciò un duplice caso di assenteismo ma all’interno dei sindacati non venne fatto nulla. Esposito fa presente come tutta questa vicenda sia la chiara dimostrazione che per le persone oneste sia molto difficile riuscire a far carriera all’interno dell’amministrazione pubblica.
Si entra nell’ultima fase del programma nel quale si parla della relazione dell’Oms sulle carni rosse ed in particolare sul fatto che esse siano cancerogene. Si parla della vicenda con Carla Rocchi e Lisa Ferrarini. Le due ci tengono a sottolineare come la ricerca non sia terminata e che comunque che mangiare eccessivamente carne faccia male sia una cosa risaputa. Le due sottolineano anche come l’Italia sia il Paese che ne consuma di meno grazie al fatto di seguire la dieta mediterranea. Botte e risposta tra la Rocchi e la Ferrarini su quello che viene dato da mangiare agli animali negli allevamenti. In collegamento c’è Filippo Facci che sottolinea l’importanza di non eccedere in allarmismi. Nella parte finale c’è l’intervista ad Al Bano che si racconta parlando del periodo in cui lavorava alla Innocenti e di come sia riuscito a diventare il personaggio pubblico che è ora.
Replica Virus – Il contagio delle idee, puntata 29 ottobre 2015: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata di Virus – Il contagio delle idee andata in onda ieri grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.