Stasera, mercoledì 11 novembre 2015, il piccolo schermo di Fox manderà in onda gli ultimi tre episodi della seconda stagione di Tyrant, intitolati rispettivamente “Catene infrante”, “Tempesta nel deserto” e “Pax Abuddin”. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Bassam (Adam Rayner) scopre da Munir (Nathan Clarke) che Daliyah (Melia Kreiling) si trova nella casa del direttore della raffineria e che quella sera resteranno poche guardie del Califfato per via di una cena in cui sarà presente il loro leader. Nel frattempo, Sammy (Noah Silver) arriva al palazzo del Presidente e riesce ad ottenere che Jamal (Ashraf Barhom) versi dieci milioni in un conto in Svizzera per liberare Abdul (Mehdi Dehbi), ma gli viene chiesto di non tornare più ad Abuddin. Solomon (Ariyon Bakare) arriva in città e presenta il nuovo esercito a Jamal, ma durante il discorso del presidente Nusrat (Sibylla Deen) comincia ad avere delle perdite di sangue e viene sottoposta ad un’operazione in cui perde il bambino e rimane senza possibilità di avere altri figli. Sammy torna nel club per uomini e scopre da Yaser (Milo Twomey) che nessuno dei prigionieri è rimasto in vita e che sono stati tutti gettati dalla finestra. Bassam riesce a trovare Daliyah, ma viene riconosciuto da Samira (Mor Polanuer) che li salva da un terrorista per poi morire poco dopo per mano del medico. Mentre il Generale viene incaricato di agire immediatamente contro la minaccia, Sammy viene convinto a contribuire alla causa dei rivoluzionari per sconfiggere la tirannia. Bassam si mette a capo della Resistenza della Mano Rossa contro il Califfato, mentre Ihab (Alexander Karim) cerca di vendicarsi della morte di Samira. Sammy decide di unirsi alla Resistenza, nonostante la madre pensi che possano prenderlo come ostaggio. Nel frattempo, lo stato mentale di Jamal è sempre più corrotto e lo riporta alla realtà invitandolo a partecipare alle decisioni per Abuddin. Bassam chiede di parlare con il Generale e chiarire perché non stanno bombardando il Califfato ma i suoi uomini e fornisce le indicazioni dei loro prossimi attentati per dimostrare la sua identità. Leila (Moran Atias) convince Nusrat ad annullare il matrimonio per permettere che il marito abbia un erede, e le promette di pensare al suo sostentamento. La notte dell’attentato Munir viene convinto dal fratello a seguirlo, e Bassam dà l’ordine di far esplodere l’edificio approfittando di un momento in cui ritarda ad entrare. Il Generale parla con il padre della Mano Rossa ma Jamal comincia a non fidarsi di lui e chiede di parlare con Khalil di persona. Bassam scopre che il figlio è il sostenitore della rivolta e accetta di incontrarlo per rivelargli che è vivo, ma Sammy non acconsente a lasciare la città come vorrebbe. Intanto, Molly (Jennifer Finnigan) e Jimmy (Jake Weber) scoprono dove si trova in realtà in ragazzo e cercano anche di definire che tipo di relazione hanno. Bassam decide che non può aspettare ancora e chiama Molly per dirle la verità, ma la moglie non è felice di essere stata all’oscuro di tutto, nonostante imponga a Jimmy di interrompere la loro relazione. Rami (Keon Alexander) organizza un attacco al Califfato approfittando dell’arrivo di una tempesta di sabbia a Ma’an e vorrebbe parlare con Khalil ma il padre lo interrompe stabilendo i rispettivi ruoli. Ihab sospetta che Kasim (Armin Karima) sia un informatore della Mano Rossa ma Abu Omar (Darius Homayoun) punta invece il dito verso Munir ed è costretto a rivelare dove si trova la Mano Rossa per salvare la vita del fratello. Jamal confida a Khalil che Allah lo stia punendo per non aver perdonato il fratello ed è convinto che Rami sia il traditore preannunciato dallo sceicco. Il Generale chiede l’intervento di Leila per avere il numero di Khalil e organizza un incontro con lui in un luogo sicuro. Intanto, il Califfato attacca la sede della Resistenza dopo aver ucciso Munir per il suo tradimento e Kasim si suicida per il senso di colpa. Il Presidente viene a sapere dell’incontro e finge di accettare che il figlio prenda in mano la situazione, ma subito dopo ordina a Mahmoud (Peter Polycarpou) di ucciderlo. Bassam si dispera nel non trovare il figlio, ma Molly lo avvisa che è con gli altri combattenti e che ha deciso di rimanere al suo fianco.
Nel decimo episodio di Tyrant 2, dal titolo ”Catene infrante”, Amira scopre il piano di Jamal contro il nipote ed interviene per impedire che muoia. Leila comincia a perdere il controllo acquisito sul marito e chiede l’appoggio di Rami per rimettere a posto le cose, mentre Nusrat decide di dire la verità ad Ahmed. Sammy confida tutto alla madre su ciò che ha saputo su Leila e cerca l’aiuto della madre per contattare Bassam ma la telefonata arriva troppo tardi. In “Tempesta nel deserto” per salvare Bassam da una morte sicura, Molly decide di dire a Jamal che Khalil è suo fratello ma il Presidente ha una reazione imprevista. La donna riesce a trovare l’aiuto di Leila che diventa una sua alleata nell’assicurare un futuro a tutta la sua famiglia. Infine, in “Pax Abuddin” il governo e la Mano Rossa riescono a togliere Ma’an al Califfato mettendo in fuga Abu Omar e catturando Ihab. Bassam, Molly e Sammy tornano a riunirsi ma le loro vite sono profondamente cambiate e il medico deve trovare il modo per dire addio a Daliyah. Tutta la famiglia vuole tornare al più presto negli Stati Uniti ma adesso hanno anche interesse a trovare una soluzione definitiva per Abuddin. Ahmed decide di lasciare la città grazie all’intervento della madre mentre altre fazioni lavorano già contro Jamal.