Lunedì 30 novembre alle 23.30 su Rai Due va in onda un nuovo appuntamento con 2Next – Economia e Futuro. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sarà ospite in studio di Annalisa Bruchi. Nato a Imola nei primissimi anni Cinquanta, Poletti si diploma come perito agrario. Ancora ragazzo si iscrive al Partito Comunista Italiano, di cui diventa poi un esponente. Diventerà assessore nel suo settore di competenza. Ma la sua carriera politica non è destinata a fermarsi. Ad oggi non risulta iscritto a nessun partito ma esprime il proprio pensiero in modo indipendente. Dal 2002, dopo una notevole scalata, è divenuto il responsabile della LegaCoop nazionale. Dal 2013 è presidente dell’Allenaza delle cooperative italiane, e grazie a Renzi, dal 2014 è Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Di recente ha affermato che, sostanzialmente, prima un giovane si laurea, meglio è per il suo futuro. È meglio che un ragazzo si laurei a 21 anni con un voto inferiore piuttosto che a 28 con i massimi voti. Egli afferma di avere molta fiducia nei ragazzi di oggi e di tifare assolutamente per loro. Non pensa assolutamente che questi siano dei “bamboccioni”. Secondo il politico il mercato del lavoro non aspetta chi si laurea a 30 anni, laurearsi con buoni voti e inserirsi subito nel mondo del lavoro deve diventare per i ragazzi una priorità, in nome del loro futuro. Non sono mancate critiche sui social network da parte dei ragazzi, che hanno sottolineato che è facile per un politico dire così, sopratutto se non si è nemmeno laureato. Poletti sottolinea però che i ragazzi cominciano a lavorare in ritardo, sopratutto qui in Italia, e che questo li porta confrontarsi con colleghi, provenienti da altre nazioni, più giovani ma altrettanto laureati e più avanti di loro nel mondo del lavoro.