È uno dei giudici dell’edizione 2015 di Masterchef, sicuramente uno dei più attesi per il suo essere duro sempre con i concorrenti. L’uomo di recente ha pubblicato un libro molto interessante per Rizzoli dal titolo: “Cracco, in principio era l’anguria salata. Viaggio al centro del gusto”. Il libro usa per il titolo il pretesto dell’anguria raccontando un aneddoto dell’infanzia dello chef che da bambino in un campo estivo della parrocchia rimaese folgorato da una merenda proprio a base di questo dolce e fresco frutto. Da lì l’ispirazione per la sua insalata di anguria famosa ora davvero molto. Nell’opera verrà ripercorso un viaggio attraverso tutti i cinque sensi per cercar di far capire che il cibo non è fatto solo per il gusto, ma coinvolge anche gli altri aspetti sensori tra cui soprattutto la vista e l’olfatto. Stasera però non si parlerà del libro perchè Cracco sicuramente penserà solo a essere rigido per indicare la via ai concorrenti.
Carlo Cracco torna nelle vesti del terribile chef giudice di Masterchef Italia per la quinta stagione consecutiva, che inizia questa sera 17dicembre 2015. Per lui una lunga carriera in questo programma: da cinque anni infatti, Cracco è uno dei componenti del trio, che quest’anno diverrà un quartetto, che dovrà dirigere e dare valutazioni, nonché ordini e consigli ai vari cuochi che cercheranno di portare a casa il titolo di campione. Nato nel 1965 a Creazzo, Cracco segue da subito un percorso di studi che lo porta a rivestire il ruolo di chef: Carlo si diploma infatti all’istituto alberghiero Pellegrino Artusi, ottenendo degli ottimi voti, che gli consentono di lavorare in diversi ristoranti della sua città natale. La svolta avviene quando inizia a collaborare con diversi chef di fama mondiale, per poi trasferirsi in Francia verso il 2004, dove vi rimane per tre anni. Il futuro giudice del reality culinario studia i segreti della cucina francese, per poi aprire diversi ristoranti sul suolo italiano, dove vi lavora per diverso tempo: primo di questi è quello di Firenze, che verrà seguito da quello di Cuneo. Entrambi i ristoranti ottengono dei responsi assai positivi, che permetteranno a Cracco di aprire anche il Cracco Peck a Milano, che riscuoterà un grande successo. Parallelamente alla vita dietro i fornelli, Cracco riveste il ruolo di giudice di Masterchef dal 2011, mentre dal 2014 viene scelto come il conduttore e protagonista del programma Hell’s Kitchen Italia, cercando di adottare un comportamento molto simile a quello del collega maggiormente famoso, ovvero Gordon Ramsey.
Carlo Cracco, dopo esser stato eletto come giudice anche nella quinta stagione del programma che lo ha reso famoso sul suolo italiano, ha voluto parlare di questa sua esperienza televisiva. Egli ha sottolineato come, dare dei consigli ed essere molto severi coi concorrenti, in alcune occasioni, lo renda antipatico al pubblico, ma che tale modo di fare ha una motivazione molto semplice: solo in questo modo i concorrenti saranno maggiormente spronati nel riuscire a dare il cento per cento di loro. Cracco ha anche parlato dei suoi colleghi, e in particolar di Antonino Cannavacciuolo, ovvero la new entry del cast: Cracco ha spiegato di essere felice di poter lavorare con lui. Ha detto che la sua entrata nel programma è stata “pesante” per due motivi: principalmente per le dimensioni del suo collega, che potrebbe sovrastarlo in altezza e secondariamente per la sua grande esperienza nel settore culinario, che potrebbe aggiungere quel pizzico di severità ulteriore nel giudizio delle varie pietanze. Sugli altri due colleghi non ha espresso grandi giudizi, sostenendo che con loro si è creato un sodalizio lavorativo che dura da diversi anni e che si è trovato abbastanza bene nel dividere il palcoscenico con loro.