La pellicola in onda stasera su Rai 4 alle 21,10 è un film del 2008, diretto da Gregory Hoblit. Untraceable è il nome originale del film ‘Nella rete del serial killer’, che vede protagonisti Diane Lane, Colin Hanks e Peter Lewis. Questo film mischia il thriller col web, che rappresenta il fulcro della narrazione della trama. Ed è proprio sul web, in un particolare sito, che viene inserito il video di una persona che si diverte a torturare un gatto, provocandogli la morte: questo filmato riscuote un grande successo sulla rete, e poco tempo dopo la violenza aumenta annunciando la morte di un vero essere umano. L’FBI indaga ma anche per gli esperti informatici il sito risulta irrintracciabile, protetto da numerosi nodi informatici che fanno perdere le origini tra le immensità della rete.
L’agente Jennifer dell’FBI scopre che, su un sito web chiamato Killwithme.com, opera un particolare serial killer che si diverte a ottenere delle visite parlando di morte e di metodi di uccisione.Nella piattaforma viene poi inserito un video in diretta di un uomo di nome Erbert Miller, il quale è legato su una sedia ed al quale viene iniettata una fiala di anticoagulante. Nel sito viene spiegato che, maggiori saranno le visite, maggiore sarà la velocità con la quale le fiale gli verranno iniettate nel corpo. Le persone che navigano sul web, incuriosite dallo strano sito web, decidono di entrare nella piattaforma, raggiungendo un grandissimo numero di visite, il numero delle fiale viene aumentato costantemente, cosa che comporta la morte dell’uomo. Le forze dell’ordine decidono dunque di intervenire ed all’agente Jennifer viene affiancato Griffin, un agente specializzato in informatica: purtroppo per lui, le competenze in quel campo serviranno ben poco alla squadra, dato che il sito è irraggiungibile e privo di server fissi e rintracciabili. Passano pochi giorni, il sito rimane con una sola scritta, che fa presumere che, ben presto, una nuova vittima verrà eliminata dal serial killer. La seconda di queste è un giornalista, che viene bloccato con del cemento, attorno alla struttura nel quale si trova, vengono poste delle lampade abbronzanti. Maggiore saranno le visite, maggiore saranno il numero di lampade e soprattutto la potenza che queste eserciteranno sul giornalista. Anche in questo caso, la popolazione del web decide di visitare la piattaforma, cosa che comporta un aumento del calore delle lampade. In sole sei ore, il giornalista muore per il troppo caldo ed a causa della disidratazione, cuocendo lentamente in questa sorta di forno.Ancora una volta, il sito web rimanere scollegato, finché l’agente Jennifer, trovando il cadavere del giornalista vicino casa sua, teme che la prossima vittima possa essere sua figlia. Con grande sorpresa, il prossimo ad essere inserito nel sito è il collega della poliziotta. Griffin viene immerso in una sorta di vasca dove viene posta acqua gelida e liquido per le batterie. Se le visite aumentano, il liquido per auto, che provoca lo scioglimento della pelle, verrà aggiunto in grandi quantità: anche il poliziotto perde la vita, ma riesce a far capire ai colleghi chi è l’assassino. L’ultima vittima è l’agente Jennifer, legata in una pala meccanica: l’assasino le spiegherà che lui è il figlio di una persona che si era suicidata, la cui morte è stata ripresa da Miller, che non è intervenuto per salvarlo. La seconda, ovvero il giornalista, aveva fatto delle interviste sbagliate, mentre il poliziotto non aveva voluto approfondire le sue indagini. Jennifer riesce però a liberarsi dalla sua prigionia e riesce ad uccidere il maniaco: il tutto verrà ripreso dalle telecamere del serial killer ed all’omicidio assisteranno anche coloro che, aumentando il numero delle visite della piattaforma, avrebbero condannato l’agente ad una morte lenta e sofferente.