Dopo laglio nellamatriciana proposto da Carlo Cracco e il burro nel pesto azzardato da Davide Oldani, si scatena una nuova polemica “culinaria”. Protagonista è stavolta lo chef Andrea Ribaldone che, in una recente puntata de La Prova del Cuoco su Rai Uno, ha rivisitato un piatto tipico valtellinese, i pizzoccheri: “Secondo la ricetta tradizionale vanno aggiunti olio, latte e una fonduta di formaggio dalpeggio”, ha detto Ribaldone scatenando furiosi commenti da parte degli abitanti della regione alpina: “Vergognatevi! Se volete stravolgere ricette facendole passare come originali informatevi prima!”, si legge tra i commenti. “Non è una novità. Purtroppo noi valtellinesi siamo abituati a questa mancanza di rispetto della nostra ricetta tradizionale”, dice un altro utente. Anche l’Accademia del Pizzocchero di Teglio è scesa in campo per proteggere la ricetta originale. Lo chef obiettivo delle critiche si è però difeso in unintervista rilasciata a La Stampa: “In tutte le ricette applico il mio concetto, ci metto la firma. Quindi le rivisito. Io conosco bene la Valtellina, ho una casa ad Aprica e penso che un piatto come i pizzoccheri fatto come si preparava trentanni fa sia anacronistico. Nella mia ricetta aggiungo lolio perché alleggerisce, faccio la fonduta di formaggio e non lo aggiungo a scaglie per lo stesso motivo”. Poi aggiunge: “La tradizione non esiste nella cucina italiana: prendiamo gli agnolotti, ad esempio. Cè chi li fa con il vino rosso, chi con le erbette, chi con il pollo. La ricetta è una bugia e non volerla modificare è campanilistico”.