Tra gli ospiti della puntata di C’è posta per te, in onda stasera spicca la presenza di Carlo Cracco, ormai diventato una vera e propria star televisiva, grazie alla sua partecipazione a MasterChef, il reality show culinario di Sky ove giudica i concorrenti insieme a Joe Bastianich e Bruno Barbieri. Carlo Cracco è nato a Creazzo, un paese sito all’interno della provincia di Vicenza, nell’ottobre del 1965. La sua prima grande notorietà a livello professionale è arrivata nel 1986, quando ha iniziato a lavorare con Gualtiero Marchesi a Milano. Altro momento molto importante nella sua formazione è stato il periodo trascorso in Francia, alle dipendenze di Alain Ducasse e Lucas Carton, che gli ha dato occasione di conoscere la grande cucina francese.
Tornato in patria, ha iniziato a lavorare a Firenze, presso l’Enoteca Pinchiorri, dove è riuscito a collezionare due stelle sulla guida Michelin. Tornato a lavorare con Gualtiero Marchesi, all’Albereta di Erbusco, in provincia di Brescia, dopo tre anni ha deciso di mettersi in proprio aprendo Le Clivie, nell’hinterland di Cuneo. Ha poi accettato di lavorare al Peck, ove ha svolto la mansione di Chief Executive che ancora oggi ricopre.
La grande notorietà collezionata nel suo lavoro è stata poi largamente implementata dalla partecipazione a MasterChef, il programma culinario che è ormai diventato un punto di riferimento per tutti gli appassionati di cucina del nostro Paese. Una funzione resa ancora più visibile dalla conduzione dell’edizione italiana di Hell’s Kitchen, in onda sempre su Sky Uno.
Nel corso di una recente intervista rilasciata a Vanity Fair, si è raccontato in maniera più diffusa, a partire dal suo rapporto con Rosa Fanti, la donna che ha sposato sei anni fa e che gli ha dato due figli, Pietro, di due anni, e Cesare, nato da pochi mesi. I quali si sono aggiunti a Sveva, dodici anni, e Irene, otto anni, che aveva avuto dalla prima moglie. Il quadro che esce dall’intervista è molto diverso da quello che traspare dal video, ove lo chef veneto ama presentarsi come un duro. In realtà, in famiglia Carlo Cracco è un uomo rilassato, che ama passare il tempo libero insieme alla compagna e ai figli, cambiando magari i pannolini al più piccolo o dandogli il biberon.
Per lui, essere uno chef significa avere un mix di prerogative, tra le quali quella fondamentale è possedere un palato sopra la media. La sua grande notorietà deriva in particolare dal modo di rivisitare i piatti della tradizione milanese, dando vita a un’interpretazione del tutto personale fondata su innovazione e contrasto tra sapori. È lui stesso a definire il suo modo di cucinare cerebrale, ma non disgiunto dal cuore, teso non tanto a stupire chi assaggia il suo piatto per la novità, quanto per la capacità di riportare alla luce un sapore familiare, sotto un aspetto assolutamente nuovo.
Il vero e proprio simbolo della sua cucina è l’uovo, che nelle sue mani si trasforma in qualcosa di mai visto prima, come avviene in effetti con la pasta all’uovo realizzata usando il solo tuorlo. Così come stupisce il suo tuorlo d’uovo marinato o il suo modo di dare vita a ravioli, spaghetti o tagliatelle senza il tuorlo.