Stasera sarà ospite del programma Cè posta per te il calciatore Federico Balzaretti, in compagnia della moglie Eleonora Abbagnato. Nato a Torino il 6 dicembre del 1981 comincia la sua avventura prestissimo, a sei anni, nelle giovanili granata. La sua carriera da professionista inizia però con le maglie di Siena e Varese, prima del ritorno al Torino, con cui nell’annata 2002/2003 avviene l’esordio in Serie A, in un match del settembre 2002 contro l’Inter. Alla fine di quell’anno arriva però la retrocessione e dopo due anni in B è tra i protagonisti della cavalcata che riporta la squadra in A. Tuttavia la società fallisce e quindi Balzaretti rimane senza squadra e si accasa alla Juventus. Il suo approdo in bianconero non viene digerito dai suoi ex tifosi, che da quel momento non gli risparmieranno mai bordate di fischi nei match giocati contro il Torino.
Con Capello alla guida della “Vecchia Signora” ha modo di giocare con continuità e vince lo scudetto, che viene però revocato per le note vicende di Calciopoli. La Juventus finisce in B e Balzaretti decide di non abbandonare la società e riconquista la A al primo tentativo, trovando anche la gioia del primo goal nella sua avventura bianconera, contro il Crotone. Tuttavia l’annata 2006/2007 è l’ultima in bianconero, perchè arriva la cessione alla Fiorentina. Balzaretti non la prende bene e accusa la società di non averlo rispettato, cedendolo senza pensarci troppo. In viola però non ingrana perchè Prandelli punta su altri giocatori: motivo per cui a gennaio avalla la propria cessione al Palermo, che paga 4 milioni di euro alla Fiorentina, ovvero la stessa cifra per cui i viola l’avevano prelevato dalla Juventus. Con il Palermo, con cui ha siglato un accordo fino al 2011, nel giro di poco tempo si guadagna un posto da titolare e disputa un’ottima seconda parte di 2008.
L’anno successivo gioca 36 partite in rosanero e arrivano anche il primo goal in A e il superamento delle cento presenze nel massimo campionato e l’idea che arrivare a giocare in azzurro non è più solo un sogno. E a chiamarlo in Nazionale è proprio quel Prandelli che da allenatore della Fiorentina non lo aveva praticamente mai fatto giocare. Nell’annata 2010/2011 arriva la centesima partita coi rosanero e la prima presenza in Nazionale. Apprezzato da colleghi e addetti ai lavori per il suo modo di fare, nell’annata 2011/2012 arriva la grande soddisfazione costituita dall’essere chiamato a far parte della spedizione azzurra per Euro 2012. Nell’estate 2012 lascia il Palermo e approda alla Roma, con cui sigla un contratto di durata triennale. Il primo anno in giallorosso si chiude con 27 partite in campionato e l’amarezza della finale di Coppa Italia persa nella stracittadina con la Lazio. La prima rete in giallorosso arriva nel settembre del 2013 quando segna il primo dei due goal con cui la Roma batte la Lazio nel derby.
A novembre dello stesso anno inizia però un periodo molto difficile, con un problema all’adduttore che alla fine diventa una forma di pubalgia cronica che gli impedisce addirittura di correre e che lo costringe a sedersi solo per brevi periodi. Dopo due operazioni e diversi trattamenti specialistici, annuncia qualche mese fa che c’è il rischio che non possa più giocare a calcio, ma pochi giorni fa, in concomitanza con la nascita del suo quarto figlio (il secondo avuto dalla moglie Eleonora Abbagnato) è tornato ad allenarsi con i propri compagni, facendo sperare tutti gli sportivi.