Blade II è una pellicola del 2002, in onda stasera su Rete 4, di Guillermo Del Toro che costituisce la seconda di una trilogia iniziata nel 1998 e ispirata a un personaggio secondario Marvel Comics. Blade II è la pellicola di maggior successo all’interno della trilogia. Rispetto al predecessore vanta infatti una trama con qualche elemento di complessità in più, partorita da David S. Goyer, già sceneggiatore del primo Blade e che successivamente tornerà a lavorare sul Diurno contribuendo a Blade Trinity (terzo e ultimo film della saga) e alla serie tv Blade. Dietro la macchina da presa questa volta c’è il regista e scrittore Guillermo Del Toro, subentrato a Stephen Norrington. Ciliegina sulla torta è un cast arricchito rispetto al precedente lungometraggio. Se i due protagonisti rimangono Wesley Snipes e Kris Kristofferson, entrambi ancora una volta abili a ricoprire i rispettivi ruoli, questa volta non sono più i soli mattatori. Norman Reedus, nei panni di Scud, comincia proprio qui a far vedere di che pasta è fatto prima di far impazzire milioni di fan prestando il volto a Daryl Dixon nella serie tv The Walking Dead. La bella Leonor Varela è invece il volto di Nyssa, personaggio che vedrà una certa evoluzione nel corso del film arrivando a mettere in dubbio se stessa e ciò in cui crede.
Impossibile non citare anche l’inossidabile Ron Perlman, che dopo essersi fatto notare in pellicole come Il Nome della Rosa, Alien – La Clonazione e Il Nemico alle Porte interpreta qui il rude Reinhardt, sempre pronto a manifestare in maniera colorita il proprio disappunto nel lavorare con l’odiato Blade. Vediamo la trama. Blade (vero nome Eric Brooks, al cinema interpretato da Wesley Snipes) è un cosiddetto Diurno, un ibrido umano-vampiro con molte delle qualità dei non morti (forza, agilità e resistenza sovrumani) e quasi nessuno dei loro difetti, eccezion fatta per la sete di sangue, tenuta sotto controllo tramite uno speciale siero inventato dall’amico e mentore di lunga data Abraham Whistler. Due anni dopo gli eventi del primo Blade, il Diurno (Wesley Snipes) è costantemente alla ricerca del suo unico vero amico Abraham Whistler (Kris Kristofferson), il cui suicidio nel film precedente era stata solo una messinscena. Nel frattempo, in una banca del sangue di Praga, l’equipe medica cattura un uomo il cui sangue presenta caratteristiche particolari. La banca del sangue si rivela in realtà una copertura per garantire al clan vampirico una fornitura costante di quello che è il loro unico alimento, ma l’uomo riesce a fuggire rivelandosi a sua volta un mostro, con tendenze predatorie ancora più aggressive rispetto a quelle dei normali vampiri. Nel frattempo Blade, scovato e salvato Whistler, gli presenta il suo nuovo giovane aiutante Scud (Norman Reedus) ma l’impertinenza del ragazzo e l’orgoglio del più anziano rendono i primi approcci piuttosto difficili.
La situazione si complica quando nella base penetra un gruppo di vampiri il cui capo, Nyssa (Leonor Varela), è più abile e meglio addestrata della norma. Dopo un primo scontro vengono rivelate le reali intenzioni del gruppo: offrire a Blade una tregua per conto del loro capo Damaskinos (Thomas Kretschmann), padre della stessa Nyssa. Pur sospettosi Blade, Whistler e Scud accettano, arrivando al cospetto di Damaskinos che li mette in guardia su una nuova specie vampirica più forte e vorace che sta decimando i clan. Blade dovrebbe quindi unire le sue forze a quelle dell’Emobranco, un gruppo paramilitare vampirico super addestrato, per studiare e distruggere questi nuovi predatori notturni. Le cose saranno però destinate a complicarsi sempre più, anche (ma non solo…) a causa di un equilibrio a dir poco precario nei rapporti fra Blade e l’Emobranco, con la sola Nyssa a cercare di mantenere più salda la tregua.