“Birth – Io sono Sean” (titolo originale “Birth”) è un film drammatico uscito nel 2004, della durata di 100 minuti, in onda stasera su Rai 4, che vede alla regia Jonathan Glazer e ha in Nicole Kidman la protagonista principale. La pellicola ha avuto la possibilità di partecipare alla “Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia”, nella sua 61esima edizione. La vicenda narrata nel film ha luogo 10 anni dopo che Anna (Nicole Kidman) ha dovuto assistere alla morte prematura del marito Sean (Michael Desautels); in occasione dell’anniversario, la donna decide di organizzare una cerimonia di commemorazione. Poco prima che questa abbia inizio si presenta nella casa un ragazzino (Cameron Bright), mai visto prima da nessuno dei partecipanti, che chiede di poter vedere Anna. Quando quest’ultima decide di riceverlo, lo sconosciuto confessa di essere proprio il defunto marito. La donna inizialmente pensa che si tratti solamente di uno scherzo, salvo essere assalita dai dubbi quando lo stesso ragazzino chiede ad Anna di non sposare il suo nuovo compagno Joseph (Danny Huston).
Nei giorni seguenti la donna appare decisamente sconvolta da quanto accaduto; ad aumentare ancora di più lo stato di agitazione di Anna è il fatto che Sean inizia ad inviarle delle lettere. La donna chiede ripetutamente al ragazzino di troncare questo strano rapporto che si sta creando, spalleggiata dallo stesso Joseph. Vedendo che la sua richiesta non ha alcun effetto positivo, decide di verificare se quello che viene raccontato dallo stesso bambino può essere vero o se è solamente un cumulo di menzogne. Interrogandolo su numerosi dettagli della vita del marito, però, rimane sbalordita dalla precisione con la quale vengono narrati i fatti dal ragazzo. Anna finisce per convincersi che sia tutto vero; pensa che l’idea di sposarsi con Joseph non sia più la cosa ideale da fare. In realtà, crede di poter aspettare che il bambino cresca e raggiunga la maggiore età per potersi unire a lui in matrimonio. Successivamente, un’amica di Anna, Clara (Anne Heche), viene a conoscenza della storia ma, incontrando per la prima volta il bambino, si dice sicura che lui non possa essere Sean. Nell’affermarlo confessa di essere stata, in precedenza, amante dello Stesso Sean e che questo avrebbe dovuto indurre il piccolo a riconoscerla. La stessa Clara aveva nascosto per anni all’interno di un pacco le lettere che Anna aveva inviato al marito; quest’ultimo, infatti, non aveva voluto leggerle perché non l’amava più. Dopo la morte di Sean, Clara aveva deciso di seppellire sotto ad un cumulo di terra il pacco contenente le missive, anche se la sua idea iniziale era di farle vedere ad Anna. Il bambino era riuscito a trovare, non si sa come, lo stesso pacco, leggendo tutte le lettere in esso contenute. Proprio per questo motivo era venuto a conoscenza di vari dettagli della vita di Sean e della moglie.
Questa rivelazione causa un nuovo trauma ad Anna che, finalmente scoperta tutta la verità, decide di riprogrammare il matrimonio rinviato con Joseph. Il ragazzino, ad ogni modo, non aveva finto di essere Sean per prendersi gioco della donna; leggendo le lettere aveva finito per immedesimarsi nell’uomo, divenendo quasi un suo doppio. Alla fine del film, infatti, per tornare a condurre una vita normale, è costretto ad affidarsi a delle cure psichiatriche. Fortunatamente, dopo un lungo periodo di transizione, anche per lui ritorna il sereno. Per Anna, invece, il giorno delle nozze rappresenta un nuovo momento di crisi.