La professoressa Isa è tornata sul piccolo schermo di Rai 1 proprio ieri sera, domenica 19 aprile 2015, con la prima puntata di Fuoriclasse 3. I telespettatori che hanno seguito le prime avventure di questa terza stagione si sono ritrovati poi a commentare sui social network, e il giudizio che ne è uscito non è netto. Alcuni hanno dimostrato di apprezzare, e hanno scritto Fuoriclasse non delude mai, Bellissimo come sempre; mente invece altri – come si legge sulla pagina Facebook Fuoriclasse 3 – hanno già individuato qualche punto debole. Bello ma troppa poca scuola. Nella prima serie si parlava solo di scuola mentre in questa la scuola non si vede quasi mai, la seconda era perfetta. In ogni caso mi piace da morire e non vedo lora di vedere la prossima puntata, A dire il vero sono un po delusa sono state troppo noiose e senza colpi di scena!, Un po moscate queste due puntate ma credo che Bea ci sarà qualche soddisfazione e anche Un po deluso praticamente potrebbero anche non girare nel Caravaggio visto che la maggior parte delle scene sono girate al di fuori del contesto scolastico. Dopo solo i primi due episodi, in ogni caso , il beneficio del dubbio è concesso: come andranno le prossime due puntate, e soprattutto che cosa riserveranno?
Rai 1 ritorna con il terzo capitolo diFuoriclassee con la comica più irriverente del piccolo schermo a vestire i panni della Prof Isa Passamiglia, alle prese con dissapori familiari e quid pro quo professionali. Reclamata a gran voce tra i banchi del suo amato liceo, la Littizzetto è l’anima di Fuoriclasse 3 che arriva alla sua terza stagione con un cambio di regia, questa volta tutta al femminile, con un cast fitto di new entry, prime fra tutte la frizzante Lunetta Savino che rischia di rubare la scena alla sorella Isa. Cosa succederà in questa nuova pagine scolastica? L’esordio, come da copione, è servito a tirare le somme di quanto accaduto nelle precedenti stagioni, a riproporre alcuni volti già noti agli affezionati spettatori, e a disfarsi di altri, e naturalmente ad aprire nuove immancabili piste narrative. Isa è tornata a scuola dopo la maternità e, malgrado qualche cambiamento a sottolineare che un anno è passato, il Liceo Caravaggio sembra sempre lo stesso luogo edulcorato, orfano di ogni traccia di realtà, teatro fittizio di vicende familiari e personali che hanno come comun denominatore le solite incomprensioni genitori-figli che fanno gioco quando non si sa di che altro parlare o quando si ignora come esplorare le problematiche contemporanee con originalità e giusto senso della realtà. In questo primo episodio la scuola, sebbene location privilegiata di tutte le vicende, non catalizza l’attenzione dello spettatore che, invece, sembra più interessato a quelle storie che nascono e che sono a destinate a consumarsi al di fuori di essa: pensiamo all’arrivo di Bea e alla nuova vita universitaria di Michele. La scuola rischia di diventare puro artificio narrativo, espropriato di ogni significo: se non riesce a riprodurre il reale contesto scolastico e vacilla anche come mero contenitore di storie, il rischio è alto. E per chi ama i toni esagerati della Littizzetto brutte notizie, la comica ormai sembra trovarsi sempre più a suo agio nel ruolo della sobria Isa che non sbraita, non sghignazza ma appare fin troppo equilibrata. (Chiara Temperato)