Nel prossimo appuntamento con vedremo l’undicesimo e il dodicesimo episodio di questa prima stagione della serie tv. Nell’undicesimo episodio, intitolato originalmente “Baitfish”, vedremo la squadra investigare su un’esplosione avvenuta al Navy-Marine Corp Relief Gala. Dalle indagini si scoprirà che era Pride il vero obiettivo degli attentatori. Nel dodicesimo episodio, intitolato originalmente “The Abyss”, vedremo la figlia di un ammiraglio essere la prima sospettata per un doppio omicidio avvenuto su una nave di ricerca. La squadra si farà aiutare dal servizio investigativo della guardia costiera per lavorare al caso.
Nella puntata di NCIS New Orleans in onda questa sera, lunedì 11 maggio 2015, vedremo i nostri beniamini festeggiare il giorno del Ringraziamento, una delle festività americane più sentite dal popolo degli Stati Uniti. Come vediamo in un video promo pubblicato su Youtube, Loretta Wade terrà un commuovente discorso sull’importanza che l’amore ha nel mondo: “C’è ancora molto da fare, ma l’amore può cambiare il mondo”. Dwayne e poi tutti i presenti a tavola concorderanno con un vigoroso “Amen”. Clicca qui per vedere il video.
Dopo il consueto appuntamento con NCIS – Los Angeles, anche oggi – lunedì 11 maggio 2015 – torna su Rai 1 la prima stagione di NCIS – New Orleans con due nuovi episodi. Verranno trasmesse la nona e la decima puntata, intitolate rispettivamente A caccia di fantasmi e Valore rubato. La squadra deve tornare ad indagare su un caso di omicidio che vede come vittima un ufficiale della Marina: il caso è stato archiviato 40 anni prima, ma dal momento che il corpo viene riesumato e viene eseguita una nuova autopsia, emergono nuovi indizi che potrebbero condurre alla verità. Nel frattempo, Laurel porta a casa il suo fidanzato e Sebastian inizia a sentire il clima del Ringraziamento. Nella seconda puntata, invece, lNCIS indaga sulla morte di un ex Navy Seals, il cui cadavere viene trovato allinterno di un museo insieme anche ad una giacca di un militare che si credeva morto in Afghanistan.
Dopo un inseguimento automobilistico, un ufficiale perde la vita all’interno del suo veicolo, buttato fuori strada da un’altra macchina. Meredith Brody (Zoe McLellan) corre subito ad informare il collega Christopher LaSalle (Lucas Black) e il capo, Dwayne Cassius Pride (Scott Bakula), dell’accaduto e, insieme, si recano sul posto in cui è avvenuto l’incidente. Sul luogo incontrano Loretta Wade (CCH Pounder), che informa Dwayne dell’identità della vittima: il comandante Darby Wilson. All’interno del veicolo, Dwayne trova un gioiello, comprato la sera prima alle 18:12. Intanto, Meredith si occupa di ricercare la berlina che alcuni testimoni hanno visto sulla scena del crimine. Inoltre, Loretta fa notare al capo che la vittima è a piedi nudi, il che fa pensare che l’uomo avesse una certa fretta, e Christopher trova un GPS nell’auto. Giunti sul luogo dell’abitazione di Wilson, Pride e LaSalle scoprono delle tracce di sangue all’esterno della casa. I due entrano e scoprono, al secondo piano, il corpo di una donna immerso nella vasca da bagno.
La vittima si chiamava Rebecca Ortega ed era un assistente di Wilson. Un vicino di casa viene sentito come testimone e afferma che Rebecca passava spesso la notte a casa di Wilson, nonostante egli fosse sposato. I sospetti si concentrano su Katherine Wilson, la moglie del comandante, la quale si difende proclamandosi innocente. Intanto, gli agenti vanno a parlare con i colleghi di Wilson e scoprono che l’uomo era a conoscenza di alcuni segreti militari e che tra lui e Rebecca non c’era una relazione in quanto la donna era lesbica. Durante l’autopsia, nel corpo di Wilson viene ritrovato un biotracker, un dispositivo in grado di intercettare e deviare le informazioni. Dawyne, perciò, si reca all’agenzia Axelrod, che collabora con la marina, per scoprire se tra gli impiegati qualcuno avesse voluto spiare Wilson. Recatosi a casa di Katherine, Pride scopre l’auto che ha inseguito Wilson e, subito dopo, sente delle grida provenire dalla casa.
Un uomo incappucciato cerca di rapire Katherine ma, alla vista di Dwayne scappa via. Inoltre, Brody e LaSalle scoprono che la sera prima di morire, Wilson aveva incontrato un uomo misterioso in un bar e i due avevano litigato aspramente. Katherine racconta a Pride che suo marito avrebbe dovuto incontrare un suo collega, Shang Lee. Shang Lee viene, tuttavia, ritrovato morto, ucciso da due colpi di pistola. Controllando meglio la collana ritrovata in auto, gli agenti scoprono una scheda SD. Si scopre che a Wilson era stato accidentalmente inviato un rapporto sui missili prodotti dalla Axelrod, rapporto che minava la posizione dell’agenzia. Gli agenti risalgono alla signorina Schwartz, la quale aveva incaricato l’addetto alla sicurezza di eliminare i testimoni, e la arrestano. Nella seconda puntata di settimana scorsa, invece, gli agenti si recano sul luogo dove è stato rinvenuto il cadavere di un sottufficiale di Marina, Jonathan Bell, morto per un colpo di pistola al cuore. Tuttavia sul corpo vengono ritrovate altre due ferite, riconducibili ad un’arma diversa dalla prima. Sul luogo è presente un mazzo di rose e nella tasca dell’uomo viene ritrovato un anello di fidanzamento. Pride, Brody e LaSalle vanno a parlare con l’ammiraglio della Marina, Hume, mentre Sebastian Lund (Rob Kerkovich) si occupa di repertare gli oggetti ritrovati.
Pride chiede all’ammiraglio se Bell avesse una relazione e l’uomo gli parla di Maria Garcia. Mentre LaSalle cerca una corrispondenza con la foto di Maria, Patton Plame (Daryl Mitchell) trova l’account social di Bell, in cui sono presenti diverse informazioni come il cambiamento del suo stato sentimentale e la presenza di minacce da parte di un certo Rodney Abbott. Proprio Abbott sembra essersi impegnato di recente con Maria Garcia. Gli agenti vanno a parlare con Abbott e danno un’occhiata a casa, scoprendo un vero e proprio altare dedicato a Maria. Inoltre, LaSalle trova una calibro 45, compatibile con l’omicidio. L’uomo viene portato in ufficio per essere interrogato e qui rivela di aver sparato due colpi a Bell perchè infastidiva la sua ragazza. Dopo aver effettuato l’autopsia, Loretta stabilisce che il colpo mortale è stato quello sparato da una calibro 30 e che Abbott ha sparato a Bell quando era già morto. Intanto, Maria sta facendo perdere le sue tracce ma Plame riesce a risalire al suo indirizzo IP. Recatosi sul luogo da cui proviene il segnale, Pride scopre che un uomo sta usando il telefono di Maria e lo insegue. Una volta fermato, l’uomo sostiene che Maria sia una sua creazione e che non esiste. L’uomo, Marco Drayer, sostiene di avere un alibi per la sera dell’omicidio, confrontabile con le telecamere di sicurezza di un locale. Si scopre che Drayer aveva ingannato Bell e che faceva parte di un’associazione anti-militare. Salta fuori anche il nome di James Walker, il fondatore dell’associazione di cui fa parte Drayer. Walker si trova in carcere per aver manomesso siti militari ma Brody e Pride vanno a parlarci per scoprire di più su Marco.
L’uomo sostiene che Drayer sia coinvolto nella creazione di un virus e così gli agenti tornano per interrogarlo. Una volta giunti sul luogo, Brody, Pride e LaSalle assistono impotenti all’omicidio di Marco, ucciso da un cecchino a distanza. L’autore dell’omicidio è lo stesso che ha sparato a Bell in quanto i bossoli corrispondono ad una calibro 30. Attraverso le telecamere di sicurezza di un ristorante, gli agenti scoprono che Drayer aveva cenato con una donna, Claudine Bouchard, ricercata per omicidio in Colombia. Si sospetta che la donna abbia pagato Drayer per avere informazioni su Bell e sull’ammiraglio Hume. Rintracciata la donna, gli agenti si recano nell’hotel in cui soggiornava e scoprono dei residui di polvere d’alluminio, utilizzati per preparare esplosivi. Preoccupati per un possibile attentato, gli agenti corrono al ristorante dove sta pranzando Hume e fanno evacuare l’intero edificio. Poco dopo, Brody trova la bomba e, successivamente, rincorre Claudine scappata dal ristorante. Brody la ferma ma la donna è armata, pertanto interviene LaSalle che spara sull’attentatrice, uccidendola.