Il brillante percorso di Nicolò lo ha portato dai provini alla finale grazie alle sue eccellenti prove, superate una dopo l’altra. Nell’ultima puntata, ambientata nella splendida cornice della Villa Reale di Monza Nicolò era partito, insieme a Nicola, con un vantaggio, quello di poter togliere del tempo agli altri semifinalisti. Nel corso del pressure test Nicolò è risultato il migliore nel montare a neve l’albume di sei uova e ha trionfato nuovamente, insieme ad Andrea e Sofia S., nella prova giudicata dallo chef Francesco Gotti.
Il dodicenne Nicolò viene da Cagli, in provincia di Pesaro e Urbino, dove frequenta la seconda media. Quando non cucina ama giocare a calcio, praticare karate e suonare la chiatarra. Da grande, come i suoi sfidanti, vorrebbe fare lo chef di professione. Il primo esperimento in cucina di Nicolò risale a quando aveva 8 anni: “Ho cucinato un sugo per la pasta secca”. Per Nicolò la cucina è una valvola di sfogo: “Non potrei vivere senza cucinare, in cucina mi sento benissimo”. Culinariamente parlando, il cavallo di battaglia è il risotto: “Lo faccio in qualunque modo ma quello che preferisco è il semplice risotto alla zucca”. L’idolo di Nicolò è il marchigiano Moreno Cedroni: “Sono stato anche a mangiare in uno dei suoi locali”. Tra gli ingredienti, quello preferito di Nicolò è il miele: “Lo metterei ovunque, mi piace creare piatti agrodolci.