E’ andata in onda ieri la finale di Junior MasterChef Italia 2. La puntata si è aperta con il consueto riassunto dell’episodio precedente, per poi passare alla presentazione dei quattro concorrenti giunti in finale. Viene annunciato il premio di quest’anno, che consiste in un viaggio tutto pagato in Danimarca, dove ovviamente provare l’avanguardia culinaria del nord Europa, per poi godersi un giro entusiastamente a Legoland. Sofia è decisamente agguerrita. E’ anche la più piccola del gruppo, ma dice d’avere a casa due fratelli, di certo questi tre adolescenti al suo fianco non la spaventano affatto. Per lei si inizia con del controfiletto di cervo, mentre Andrea punta sulle patate rosse. Nicolò opta per i lamponi e Nicola per la triglia. A loro disposizione inoltre cannocchie, ricotta, uova, dragoncello, panco, rabarbaro, cipollotto rosso e capperi. Lady Bastianich si rende conto che la redazione ha proposto una Mistery Box davvero crudele, e lo ammette candidamente. I ragazzi saranno costretti a far fuori due ingredienti tra quelli elencati, per poi cucinare in soli sessanta minuti. L’idea di Barbieri sarebbe quella di tenere da parte il cervo, così da usarlo come piatto principale, per poi fare una frittata con tutto ciò che resta, o quasi. In questo modo si toglierebbe davanti il fastidio dei tanti ingredienti da utilizzare. Nicola e Sofia però sanno stupirlo. Il ragazzo prepara addirittura una maionese di canocchie. Alta scuola a discapito dell’età insomma. Andrea ha in mente un cerchio, quello del suo percorso in questo programma. Vi è entrato con un trittico e intende andarsene allo stesso modo. Per lui trittico di cervo. Il primo piatto è di Nicolò, con quenelle di canocchie e cervo. Il giudizio è un po’ duro, ma in semifinale si può essere più cattivi. Vengono assaggiati e giudicati tutti e quattro i piatti e infine decretato il primo finalista di questa edizione di Junior MasterChef, ovvero Andrea, che in confessionale trattiene la gioia perché, nonostante l’età, sa che sarebbe rude nei confronti degli altri concorrenti, che vanno rispettati nonostante la dura concorrenza. Si passa all’Invention Test. Andrea ha smesso di cucinare, almeno per il momento, ma dovrà decidere, tra onere e onore, cosa dovranno preparare i suoi concorrenti. In pratica potrà quasi scegliere chi mandare in finale con lui. Tre concorrenti per uno chef stellato, Barbieri. Ogni concorrente ancora in gara avrà una guida al fianco. I piatti proposti sono quaglia, insalata dell’Atlantico e piccione al cacao. Si tratta di tre ricette di Barbieri. L’ansia è tanta e Nicolò per un attimo si ricorda d’essere un bambino e si sente piccolo dinanzi allo chef che ha dinanzi. Barbieri ha un grande difetto, visto dal punto di vista di chi deve seguire i suoi dettami, è molto rapido in cucina. Stasera sta provando a rallentare un po’, ma comunque il livello è altissimo e i ragazzi fanno fatica a stargli dietro. Si lotta comunque per l’accesso alla finale, dunque non poteva essere una passeggiata. Le istruzioni arrivano una volta sola e non sono ammesse ripetizioni. Il piatto scelto da Andrea per i tre è la quaglia e per farsi perdonare inizia a dare una mano, ricordando ai compagni cos’ha fatto lo chef, nel caso avessero perso qualche passaggio. La prova sta per scadere. Barbieri ha finito il suo piatto e sta decorando. Anche questo sarà ovviamente importante e ci si dovrà avvicinare quanto più possibile al piatto dello chef. Nicola fallisce la prova, con carne cotta fin troppo e verdure invece un po’ scotte. Sofia ha cotto bene la carne, ma si è trattenuta con le spezie e il sale. Inoltre l’impiattamento non è dei migliori. Barbieri però apprezza la carne e questo è fondamentale. Nella versione adulti questa prova è stata già riproposta e Barbieri dice che loro sono stati più bravi. Alla fine è Nicolò ad avere la meglio. Per la prova finale ecco Nicolò e Andrea sfidarsi nella creazione di un intero menu da presentare ai tre giudici. Arrivano le giacche da chef, con Nicolò che non si è ancora ripreso dall’emozione d’essere in finale. Tutti i concorrenti tornano in sala. Un’ora e mezza per preparare il tutto, dovendo soddisfare un servizio da 45 minuti, sfornando un piatto ogni quarto d’ora. Nicolò pensa di rendere i piatti originali servendoli in un barattolo. Si va dal risotto con sambuco, tartufo e fichi, al coniglio cong elatina, per concludere con un cremoso al basilico, un coulis e un croccante. Andrea punta sulle ricette di casa sua, con chitarrina, trancetto e tortino. Andrea non si lascia distrarre e dice di sapere ciò che sta facendo, chiedendo di non essere distratta. Pane bruciato, sale gettato in terra e tanta pressione. Intanto a 30 minuti dal servizio non c’è pasta sul fuoco. Un buon primo per Nicolò, piatto complesso per Andrea, ma ben riuscito. Col secondo Nicolò pare passare in vantaggio, conquistando i giudici, mentre Andrea accusa la pressione. Si arriva così al finale, con il dolce che vede ancora Nicolò in vantaggio. Alla fine a Nicolò viene consigliato di studiare le basi per migliorarsi ulteriormente, ma la vittoria finale va di diritto ad Andrea.