Sara Giudice, la giornalista di In Onda che ieri è stata aggredita durante un collegamento in diretta da un luna park di Tarquinia, ha voluto tranquillizzare coloro che si erano preoccupati per lei dopo averla vista assalita dai giostrai del tiro a segno in cui si poteva “sparare ai politici”. Per farlo la Giudice si è affidata a Facebook: “Sto bene grazie a tutti, continuiamo ad andare avanti e raccontare i fatti senza paura, nonostante le minacce e le aggressioni, ancora più di prima ?#?InOnda?”. Il post, condiviso anche dal conduttore David Parenzo, è stato “sommerso dai like. Tanti i commenti di solidarietà, riassumibili in un collettivo “Forza Sara”. Clicca qui per vedere il post.
Il finale dell’ultima puntata del programma di La7 In Onda ha tenuto i telespettatori col fiato sospeso a causa dell’aggressione subita da Sara Giudice in un luna park di Tarquinia. La giornalista di La7 stava mostrando al pubblico una particolare attrazione che permetteva di “sparare” ai politici, usando delle sagome come bersaglio. Dopo il primo collegamento andato a buon fine, i proprietari del “tiro a segno” hanno aggredito la giornalista e il suo operatore, tentando più volte di strapparle il microfono e di oscurare la telecamera. Il tutto è avvenuto in diretta, con i conduttori David Parenzo e Tomaso Labate che a un certo punto si sono visti costretti a chiedere a Sara Giudice di abbandonare il luogo del collegamento per mettersi al sicuro mentre la regia contattava le forze dell’ordine. In un’intervista a Ilfattoquotidiano.it Sara Giudice ha raccontato però che l’arrivo della Polizia non ha impedito che proseguissero minacce come “se denunci ti seguiamo fino a casa”. La cronista di La7 però non si è fatta intimidire e nell’intervista ha confermato di avete tutte le intenzioni di sporgere denuncia nonostante le minacce verbali e fisiche: “Mi hanno urtato e spintonato, ma non sono tanto le mani addosso che mi spaventano, anche mentre stiamo parlando continuano a minacciarmi. Ci hanno portato via un microfono, è una rapina e io li denuncio”. Clicca qui per vedere il video dell’aggressione.