Buon compleanno Amy. Proprio oggi ricorre il 32esimo compleanno della cantante scomparsa a 27anni in un tragico vortice di depressione e dipendenze: ma oggi, per ricordarla, è stato scelto di iniziare a proiettare nei cinema italiani il nuovissimo docu film sulla storia della cantante dal timbro di voce praticamente inconfondibil. Si intitola “Amy – The girl behind the name” e racconta l’intera parabola della carriera e vita della giovane ragazza, con filmati inediti di lei in ogni momento della sua esistenza, dall’infanzia fino ai primi successi e poi anche la parabola discendente che l’ha portata alla morte. Sono ormai passati 4 anni da quel tragico 23 luglio e il film di Asif Kapadia è stato presentato a l’ultimo Festival di Cannes fuori concorso suscitando un grande elogio da parte della critica: nel trailer si vedono già alcune scene della sua vita più felice, con vari video in cui Amy sorride e si dimostra molto divertita dalle prove delle sue canzoni e dalla sua vita di tutti i giorni. Dopo la première di Cannes, grandi applausi sono arrivati anche lo scorso giugno al Biografilm Festival di Bologna: da oggi fino al 17 settembre dunque sarà in tutti in cinema, ecco iL trailer.
Esce oggi, 14 settembre, nelle sale italians “Amy-the girl behind the name”, il film sulla cantante Amy Winehouse, presentato fuori concorso al Festival di Cannes. Il documentario, sarà nei cinema dal 14 al 17 settembre, non a caso il film esce oggi, 14 settembre, giorno in cui la cantante, scomparsa prematuramente a 27 anni, avrebbe compiuto 32 anni. Il film ripercorre la vita e la carriera della Winehouse, attraverso le storie di chi l’ha conosciuta da vicino, video originali e le sue canzoni, le più note ma anche alcuni inediti. Tra le testimonianze raccolte dal regista Asif Kapadia, anche quella dell’ex marito di Amy Winehouse, Blake Fielder-Civil, che da tutti è indicato come il responsabile della dipendenza della cantante da droga e alcool. Dipendenza che avrebbe portato la giovane artista alla morte prematura nel 2011. Il film racconta di una ragazza dalla voce potente, ma dal carattere fragile, che non si è mai ripresa dal trauma creato quando il padre abbandonò sua madre. Proprio il padre viene dipinto dallex marito della cantante come la causa dei gravi problemi della Winehouse, inclusa la tossicodipendenza. Mitch Winehouse però non ci sta e ha duramente criticato il film, sostenendo che la figlia mai avrebbe approvato un simile ritratto, anzi si sarebbe infuriata vedendolo e ha rispedito le accuse al mittente, sottolineando come lex marito Blake, sia la persona che ha iniziato la figlia alluso di crack e di eroina, manipolandola. Più di due ore di film, al centro del quale cè la Winehouse, divisa tra lamore per la musica e il peso di un successo che ormai è quasi insopportabile, e che costringe lo spettatore ad assistere impotente alla spirale che ormai stringe la cantante senza lasciarle scampo.